[fun.news.326] SEFIT invita i Comuni ad aumentare la sorveglianza nei cimiteri

È significativo che l’attenzione sui problemi funebri e cimiteriali italiani emerga solo quando accadono fatti che colpiscono l’opinione pubblica, come quelli recenti delle Cappelle del Commiato di Firenze o del Verano a Roma.” Queste le considerazioni di Daniele Fogli, coordinatore tecnico della SEFIT (Sevizi Funerari Italiani); “Da tempo ci battiamo per la moralizzazione del sistema funerario e per la tutela dei dolenti, poiché è noto che il lutto espone l’individuo ad una particolare fragilità sia che acquisti servizi funebri che cimiteriali. Il vero problema è quello delle garanzie da fornire: ecco perché occorre rapidamente una legge che regoli il settore. Sui singoli fatti di Roma e Firenze, Fogli si limita a dire che: “Sono in corso delle indagini ed è opportuno che venga fatta piena luce su questi episodi. Tuttavia, se al Verano non fossero state interessate tombe ebraiche, l’atto vandalico sarebbe stato trattato come un comune fatto di cronaca, come accade per fatti simili che avvengono quotidianamente in molti cimiteri italiani.” Fogli aggiunge: “I Comuni dovranno porre maggiore attenzione al tema della sicurezza, investendo in sistemi di sorveglianza efficaci sia per garantire le persone che si recano sulle tombe dei propri cari, sia per evitare il depredamento delle tombe di maggior pregio artistico.” Su questi temi il Ministero della Salute ha previsto nello schema di nuovo regolamento di polizia mortuaria nazionale, che ci si attende venga emanato il prossimo anno, l’obbligo della sorveglianza degli obitori con strumentazioni antintrusione e la presenza di soluzioni adeguate nella pianificazione dei cimiteri per favorire la sicurezza dei visitatori e degli operatori.

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