[fun.news.1539] Le offerte in chiesa e i funerali

Il 3 aprile 2008 mons. Gustavo Bertea, vicario generale della Diocesi di Pinerolo, facendosi interprete di numerose sollecitazioni mosse da fedeli e presbiteri, ha diramato un comunicato che interessa tutte le famiglie, il clero, le imprese funebri presenti sul territorio.
In esso si precisa che «nel caso di decesso di una persona è la famiglia che sceglie liberamente l’impresa funeraria di cui vuole servirsi.
È la famiglia che fa alla Parrocchia, al Sacerdote o al Diacono che presta il servizio, l’offerta che può o che ritiene di fare, per il servizio religioso: rosario, funerale …». Si precisa infine che «nessuna impresa funeraria è autorizzata a farsi pagare il servizio religioso per poi ripassarlo», a chi ha svolto il servizio religioso.
Il comunicato della Curia fa quindi chiarezza, distinguendo tra quella che è una vendita di prestazioni (onoranze funebri) e quello che è un servizio religioso per il quale non è richiesta, e non può essere richiesta, una "tariffa".
Starà alla discrezione e alla libertà di ciascuna famiglia corrispondere alla Chiesa l’offerta che ritiene più opportuna.

Lascia un commento

Quando inserisci un quesito specifica sempre la REGIONE interessata, essendo diversa la normativa che si applica.

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
Per quesiti complessi ci si riserva di non dar risposta pubblica ma di chiedere il pagamento da parte di NON operatori professionali di un prezzo come da tariffario, previo intesa col richiedente
Risposta a quesiti posti da operatori professionali sono a pagamento, salvo che siano di interesse generale, previa conferma di disponibilità da parte del richiedente.