Il Comune di Civitanova, nelle Marche, si appresta a liberare 711 loculi (428 nel cimitero di San Marone e 283 in quello della Città alta) che, sulla base di una recente verifica, risultano abbandonati da parte dei discendenti dei defunti: tombe visibilmente trascurate, in quanto prive da tempo di ornamenti floreali e di illuminazione, sbrecciate e, in qualche caso, con scritte illeggibili. Tutte lapidi sono ampiamente datate, risalendo infatti al 1935 e agli anni precedenti. L’Amministrazione comunale ha assunto in questi giorni la relativa delibera. Presto ne verrà data comunicazione alla città con manifesti da affiggere all’albo pretorio e nei cimiteri. Chi volesse opporsi al trasferimento dei resti di un proprio caro nella cappellina del Comune a Civitanova Alta (lì confluiranno le cassettine con le ossa di ciascun defunto, senza spese per i privati), ha tempo fino al 30 settembre per manifestarsi. Il Comune risolverà la «fame» di loculi (adesso ce ne sono solo 30 a disposizione) e risparmierà diversi miliardi in nuove costruzioni, oltre che recuperare preziosi spazi.