A Viareggio sono state raccolte cinquecento firme contro l’ampliamento del cimitero della Misericordia al Marco Polo, compresa quella di Stefania Sandrelli. E ancora l’esposto alla Procura. Ma Roberto Monciatti, presidente della Misericordia di Viareggio, va avanti per la sua strada! «Noi siamo in regola e non crediamo di danneggiare il quartiere. Non credo che questo ampliamento lontano dalle case disturbi il quartiere. Anche la signora Sandrelli non so che visuale ha oggi dalla sua casa, e se in futuro questa verrà penalizzata». Fra i firmatari, ma anche fra tanta gente del Marco Polo, serpeggia questa convinzione che senza l’affare dei 4 mila loculi a 8 milioni l’uno – un business che supera i trenta miliardi in dieci anni di vendite – la Misericordia potrebbe avere problemi finanziari viste le tante attività che ha in piedi (tra cui una rete televisiva). «Rispondo – continua il Monciatti -che non esistono per noi problemi di bilancio. Come, d’altro canto, l’ampliamento del nuovo cimitero non è questo affare favoloso. Si pensi che fra progettazione e direzione lavori se ne vanno circa 400 milioni. Si fa presto a fare i conti. Diremo che aiuta a sostenere le attività benefiche della Misericordia».