Torino: nasce il primo Death Cafè

Oggi a Torino è possibile parlare di morte davanti a un caffè, al Death Cafè.
Si tratta di un format nato in Europa una decina di anni fa, poi diffuso in tutto il mondo, e arrivato ora anche in Italia.
Il format prevede degli incontri pubblici destinati a un numero limitato di persone, della durata di circa due ore, in cui i partecipanti, coordinati da un facilitatore, si ritrovano a discutere sul tema della morte.
Il progetto, prima di Torino, è già stato organizzato a Mantova e replicato a Parma, Roma e Verona.
L’obiettivo dichiarato è aumentare la consapevolezza della morte al fine di aiutare le persone a trarre il massimo dalla loro vita, con una discussione di gruppo sulla morte senza agenda, obiettivi o temi.
I Death Cafè sono sempre offerti su base no profit, in uno spazio accessibile, rispettoso e riservato ed accanto a bevande rinfrescanti e cibo nutriente.
Il primo Death Cafè è stato fondato nel 2011 a Londra da Jon Underwood, esperto di progetti sulla morte, e dalla psicoterapeuta Sue Barsky Reid, mamma di Jon.
Qui i vari gruppi possono incontrarsi non per un progetto terapeutico, ma bensì per confrontarsi, leggere, svolgere riti, e sciogliere il tabù sulla morte, in modo da affrontare la vita con più leggerezza e consapevolezza.

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