Cimitero illegale nel cesenate

Riportiamo la notizia tratta da ROMAGNANOI.IT:

Notizia del 19/11/2009 – 18:06

Cesena – Scoperto un cimitero illegale

Nelle campagne cesenati, tra i resti di un antico camposanto, le artigianali sepolture dei cittadini islamici. Cumuli di terra e mattoni al posto delle lapidi: qui riposano decine di bambini

CESENA – Siamo a Monte Aguzzo, frazione della campagna cesenate. Qui, nascosto tra le colline desolate della zona, sorge un antico cimitero creato quasi 200 anni fa. Fino a metà degli anni ’90, il piccolo camposanto si trovava in uno stato di totale abbandono, pur conservando le sue suggestioni.

Da una parte le lapidi con affisse fotografie color seppia che ci raccontavano, attraverso immagini sbiadite, la vita e la morte di uomini e donne dell’ottocento; dall’altra un inquietante prato verde a scacchiera con i segni tangibili dell’abbassamento del terreno in corrispondenza proprio dei vecchi sepolcri.

Oggi questo piccolo cimitero ancora abbandonato nasconde nuovi ospiti. Il cancello, come allora, è aperto senza l’ombra di un catenaccio. E questo malgrado – per legge – tutti i cimiteri, sia comunali che consorziali, debbano garantire un servizio di custodia.

Appena varcata la soglia ci troviamo di fronte ad una trentina di sepolture, la maggior parte dedicate ai bambini. Niente loculi simmetrici né tombe ornamentali, solo cumuli di terra, più simili ai cimiteri per animali. Piccoli mucchietti di terra senza lapidi né generalità anagrafiche, senza nulla che possa identificare chi e quando in quel luogo è stato seppellito.

Il “Regolamento di polizia mortuaria”, infatti, parla chiaro: “Ogni fossa nei campi di inumazione deve essere contraddistinta, a cura del comune, da un cippo costituito da materiale resistente alla azione disgregatrice degli agenti atmosferici e portante un numero progressivo. Inoltre sul cippo, a cura del comune, verrà applicata una targhetta di materiale inalterabile con indicazione del nome e del cognome e della data di nascita e di morte del defunto(Art.70)”.

A parte 4 o 5 tombe in cui sono presenti in lingua araba le doverose indicazioni anagrafiche, il resto delle tombe ne è completamente sprovvisto, soprattutto quelle dei bambini; anzi il materiale spesso usato per segnalare la presenza di un feretro nel sottosuolo è quasi sempre un semplice mattone edile.

Gli scavi inoltre sembrano essere poco profondi a causa della ridotta distanza (20-25 cm) tra una tomba e l’altra, non si spiegherebbe infatti con quelle distanze come potrebbe essere possibile rispettare le misure legali per una qualsiasi inumazione stabilita dal R.P.M. che appunto recita: “Le fosse per inumazioni di cadaveri di bambini di età inferiore a dieci anni devono avere una profondità non inferiore a metri due. Nella parte più profonda devono avere una lunghezza di metri 1, 50 ed una larghezza di metri 0,50 e devono distare l’una dall’altra almeno metri 0,50 da ogni lato”(Art 73).

Perché in questo cimitero vengono seppelliti solamente stranieri (stando alle sole 4-5 lapidi in lingua araba) ma soprattutto perché così tanti bambini ignoti? E soprattutto, dato che il cimitero è incustodito, siamo davvero sicuri che i feretri sepolti siano stati denunciati regolarmente alle autorità competenti?

Giorgio Venturi

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