Carro funebre crivellato di colpi

Tentato omicidio e porto abusivo di armi comuni da sparo le ipotesi di reato con le quali il magistrato della procura di Trani Bruna Manganelli ha aperto un’inchiesta all’indomani dell’attentato al carro funebre di un’agenzia di Corato bersagliato di colpi quando era parcheggiato davanti al cimitero di Barletta dopo aver provveduto al trasporto di una salma.
Gli inquirenti, che nelle ultime ore hanno ascoltato diverse persone, procedono contro ignoti e lavorano sull’ipotesi della concorrenza sleale tra imprese per risalire agli esecutori e ai mandante dell’attentato che per poco non costava la vita al dipendente dell’impresa di Michele Lotito di Corato.
Il quale, scampato per miracolo all’agguato, aveva riferito che a sparare erano stati in due a bordo di un grosso scooter.
Nei mesi scorsi, si è appreso, il titolare dell’impresa aveva denunciato di aver ricevuto minacce.
Probabilmente da parte di qualcuno che non ha visto di buon occhio la presenza di questa impresa a Barletta, forse perché non avrebbe rispettato regole precise.

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