Quesito pubblicato su ISF2002/1-s

La Circolare del Ministero della Sanità n. 10 del 31.07.1998 consente l’utilizzo di particolari sostanze biodegradanti per favorire i processi di scheletrizzazione interrotti o rallentati per i resti mortali che, dopo il prescritto periodo di inumazione primaria o di tumulazione ventennale, non hanno completato il naturale processo di mineralizzazione. Premesso questo, il Comune di … chiede se sia sufficiente l’emanazione di una apposita Ordinanza Sindacale per regolamentare tale utilizzo, o sia invece necessario essere autorizzati da organi superiori.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/2-h

Il Comune di … chiede di sapere se si debba prescrivere qualche requisito particolare relativamente ai “contenitori” utilizzati per la sepoltura di parti anatomiche provenienti ad esempio da amputazioni effettuate in strutture sanitarie, oppure se i “contenitori” utilizzati per tale operazione debbano avere caratteristiche analoghe a quelle dei feretri utilizzati per la inumazione e tumulazione delle salme e quindi se le caratteristiche del contenitore dipendano in realtà dal luogo di destinazione del contenuto e non tanto dal contenuto stesso.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/2-f

Il Comune di … a seguito di un’esumazione di salma ha trovato la stessa “non mineralizzata”. Previo assenso degli aventi diritto, la salma viene trasportata dal cimitero del Comune di … all’impianto di cremazione, che dista non più di 20 Km. La salma per effettuare il tragitto dal cimitero al crematorio è stata confezionata in coltrino ed inserito in apposito cofano di cellulosa, entrambi costruiti interamente in materiale biodegradabile certificato dal Ministero della Sanità. Il Comune ci domanda se la procedura seguita sia stata corretta.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/4-j

L’Ufficio Tecnico del Comune di … richiede chiarimenti in merito alla possibilità di trasportare in area esterna al cimitero la terra risultante da esumazioni e/o bonifiche.

Risposta:
Occorre dapprima valutare se alle terre di scavo provenienti da cimiteri si applicano le stesse regole che si applicano a quelle di scavo provenienti da zone esterne ai cimiteri. Si premette che sul trattamento normativo cui sottoporre le terre di scavo provenienti da zone fuori del cimitero, vi è stata per anni incertezza.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/1-p

È stato richiesto allo Stato Civile di questo Comune di concedere autorizzazione del Sindaco per il trasporto di una salma, dall’obitorio del Cimitero di questo Comune alla casa di abitazione, sempre nello stesso Comune, con cassa aperta. La salma avrebbe dovuto sostare in casa per un giorno e una notte prima della sigillazione della cassa. Si precisa che la salma era stata trasportata all’obitorio dopo il decesso sulla pubblica via, che per la stessa non era intervenuta autopsia e venne rilasciato regolare nulla osta della Procura per il seppellimento.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2001/1-d

I familiari di una donna defunta da 18 anni chiedono al Comune l’autorizzazione a collocarne la cassetta resti nella tomba che ospita la salma del marito, posta in campo comune. Si chiede se ciò sia fattibile, al limite inserendo la cassettina in apposito contenitore non biodegradabile. Ciò ovviamente fino alla futura esumazione dei resti mortali del marito.

Risposta:
In relazione al quesito da Voi posto si è del seguente parere: 1. Le cassette di resti ossei vanno tumulate in ossario, loculo (sia o meno presente un feretro – paragr.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2000/2-h

Il Dirigente dei servizi funerari del Comune di … domanda se il trasporto di resti mortali, dal cimitero ad un impianto di cremazione, possa essere effettuato direttamente dalla famiglia con la propria automobile. In dottrina vi sono posizioni antecedenti l’uscita della circolare 10/98 del Min. Sanità che propendono per la non necessarietà dell’utilizzo di apposita autofunebre, vista la non assogettibilità del trasporto di ossa e resti mortali alle misure igieniche previste per il trasporto di salme.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/4-n

Il Comune di ……….. chiede se sia legittima la prassi di imputare ai familiari il costo del trattamento antiputrefattivo eseguito dall’impresa di onoranze funebri privata, su delega del coordinatore sanitario.

Risposta:
Non comporta alcun tipo di problema il fatto di porre a carico dei familiari l’onere economico del trattamento antiputrefattivo. Appare invece alquanto discutibile che tale trattamento venga svolto dal personale dipendente dall’impresa. Infatti l’art.48 dispone che il coordinatore sanitario possa delegare tale operazione ad “altro personale tecnico”.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/4-a

Il Comune di ………………. richiede delucidazioni in merito alla conseguenza del mancato rispetto – da parte delle USL – di quanto disposto al punto 9.7 della circolare esplicativa del Ministero della Sanità n. 24 del 24/6/93 in materia di apposizione del sigillo sulla cassa.

Risposta:
La risposta al quesito in esame richiede in via preliminare un accenno alla natura e al ruolo svolto dalle circolari. Ad avviso della dottrina prevalente, tale termine non sta ad indicare una determinata categoria di atti contrassegnata dal loro contenuto, ma ad individuare lo strumento di diffusione e di propagazione di disposizioni: a.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/2-l

Il Comune di …………….. chiede a chi – tra ASL, Comune e Privati – competono i controlli ex art. 30 D.P.R. 285/90. Vorrebbe inoltre avere delucidazioni sulle problematiche inerenti al rapporto tra cremazione e trattamenti antiputrefattivi.

Risposta:
Allo stato attuale della legislazione, in base all’art. 16/2 del DPPR 285/90 è l’ASL che vigila e controlla il servizio di trasporto delle salme. Il controllo è obbligatorio nel caso di trasporto all’estero, dall’estero o per morti di malattia infettivo-diffusiva.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-s

L’Amministrazione comunale di ……………. domanda se – nel caso di ritumulazione di una salma rinvenuta corificata ad oltre 20 anni dalla tumulazione – sia consentito aggiungere delle sostanze favorenti la scheletrizzazione.

Risposta:
In caso di ritumulazione nello stesso manufatto, non è detto che si debba sostituire la cassa di legno, bastando una idonea sistemazione del feretro. Le sostanze biodegradanti agiscono come catalizzatori dei processi ossidativi e, generalmente, per attivarsi necessitano di liquidi. I liquidi sono forniti dal liquame cadaverico nella fase colliquativa, mentre quando si è in presenza di resti mortali saponificati o mummificati il liquido deve essere portato dall’esterno: – nel terreno con l’addizione di acqua meteorica o versata dall’operatore assieme alle sostanze biodegradanti; – nel loculo, versata dall’operatore assieme alle sostanze biodegradanti.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-g

Nella seconda parte del punto 3 della circ. Min. Sanità 10/98, si afferma che, dopo l’estumulazione “… E’ altresì consentita la tumulazione nella stessa … sepoltura”. La perplessità nasce dal fatto che ciò non appare completamente in linea con quanto effettivamente stabilito dal regolamento nazionale. L’art. 86 c. 2 prevede che i feretri estumulabili siano destinati all’inumazione. L’art. 88 c. 1 prevede altresì che i feretri possano essere estumulati anche per un trasporto in altra sede.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1999/1-n

Nel Comune di …………. solo la consuetudine – non sono infatti stati finora reperiti atti formali al riguardo – determina la reinumazione in campo comune in 10 anni, dopo l’esumazione ordinaria dallo stesso campo. Interesse del Comune è di ridurre tale tempo di reinumazione (se non si ha scheletrizzazione o non si crema il resto mortale) a 5 anni o 2 con aggiunta di biodegradanti, come fissato dalla circ. Min. Sanità 10/98. Sotto l’aspetto formale, l’atto a ciò necessario: – è di competenza del Sindaco (Ordinanza Sindacale)?... Leggi il resto