Quesito pubblicato su ISF1993/1-b

Il Sig. …… chiede se ha ragione di sussistere una norma prevista dal regolamento di Polizia mortuaria del Comune di ………. la quale vieta espressamente l’autopsia di un cadavere se non vi è la previa autorizzazione del Sindaco, fatta eccezione per le autopsie ordinate dall’Autorità Giudiziaria e per i cadaveri di persone morte all’interno di ospedali.

Risposta:
Premesso che il Regolamento di polizia mortuaria nazionale, DPR 285/90, prevede la distinzione tra riscontro diagnostico ed autopsia, si precisa innanzitutto che: – il riscontro diagnostico ha lo scopo di verificare la causa della morte e viene effettuato fatti salvi i poteri dell’Autorità Giudiziaria, per i cadaveri di persone decedute senza assistenza medica nella propria abitazione, quando sussistono sospetti sulla morte o quando questa sia dovuta a malattia infettivo-diffusiva, e per i cadaveri di persone decedute negli ospedali, quando sono necessari ulteriori chiarimenti clinico-scientifici; – l’autopsia può avere invece finalità clinico-scientifiche o medico-legali.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1993/1-c

Il Comune di ……. chiede quanti obitori e quanti depositi di osservazione vi devono essere in un Comune con popolazione superiore ai 5000 abitanti che gestisce più cimiteri.

Risposta:
II DPR 285/90,. Regolamento di polizia mortuaria nazionale, non prevede particolari prescrizioni in merito al numero di obitori e depositi di osservazione necessari in un Comune, al di là del numero effettivo dei suoi abitanti. L’art. l4 del medesimo Regolamento precisa tuttavia che nei Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti, il locale destinato a deposito di osservazione deve essere fisicamente distinto dall’obitorio.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1992/3-a

La UU.SS.LL. di…….. chiede se i trattamenti putrefattivi sono delegabili o meno.

Risposta:
Concordiamo con l’impostazione espressa per la Regione Lombardia con la circolare n. 8 del 12/2/92 P.N. 41992 e P.N. 8291/S. che di seguito si riporta. OGGETTO: applicazione art. 48 Regolamento di Polizia Mortuaria approvato con DPR 1O settembre 1990, n.285. In più occasioni già con riferimento alle disposizioni dell’art. 45, ultimo comma, del DPR 803/75 lo scrivente è intervenuto a fornire chiarimenti a specifiche richieste.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1992/1-c

Il Comune di ……. chiede: 1. Compete all’U.S.S.L. o allo Stato Civile la redazione delle schedine ISTAT per quanto concerne il numero nosologico della malattia? 2. Lo Stato Civile e’ sempre tenuto a redigere un registro delle cause di morte? 3. In caso di richiesta di certificazioni delle cause di morte da parte dei parenti (per uso assicurativo) a chi compete il rilascio di tale documentazione?

Risposta:
1) Le schede ISTAT sulla denuncia della causa di morte sono identificate con i codici D4, D5 (maschi e femmine con età superiore all’anno), D4 bis e D5 bis (maschi e femmine con età inferiore all’anno).... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF1991/4-d

L’art. 15 del DPR 285/90 prevede che il Comune debba provvedere all’allestimento e all’esercizio delle celle frigorifere degli obitori e dei depositi di osservazione, la cui localizzazione è individuata dalla USL. La norma da quando entra in vigore? Vale solo per le nuove costruzioni?

Risposta:
La norma è entrata in vigore il 27/10/1990. Essa vale per ambiti territoriali ed in ragione della popolazione. Il coordinatore sanitario della USL dovrà pertanto provvedere alla individuazione dei luoghi dove allestire nuove celle frigo o aumentare la dotazione delle esistenti.... Leggi il resto

Circolare Ministero Sanità n. 5 del 13/02/1987 – D.M. 28 novembre 1986. Modifiche al decreto ministeriale 5 luglio 1975 riportante l’elenco delle malattie infettive diffusive sottoposte a denuncia obbligatoria

Circolare, Ministero Sanità, 1987
Circolare allegata

Norme correlate:
Art capo01 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Circolare del Ministero della Sanità n. 5 del 13/02/1987 DECRETO MINISTERIALE 28 NOVEMBRE 1986 – MODIFICHE AL DECRETO MINISTERIALE 5 LUGLIO 1975 RIPORTANTE L’ELENCO DELLE MALATTIE INFETTIVE DIFFUSIVE SOTTOPOSTE A DENUNCIA OBBLIGATORIA Come è noto, con il decreto ministeriale in oggetto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 288 del 12 dicembre 1986, che per effetto dell’art. 3 dello stesso decreto entrerà in vigore l’11 febbraio 1987, sentito il parere del consiglio superiore di sanità, sono state apportate alcune modifiche all’elenco delle malattie infettive e diffusive sottoposte a denuncia obbligatoria.… ... Leggi il resto

Circolare Ministero Sanità n. 86 del 20/12/1979 – Regolamento di polizia mortuaria DPR 21.10.1975, n. 803. Interpretazione delle disposizioni relative all’autopsia ed al periodo di osservazione dei cadaveri

Circolare, Ministero Sanità, 1979
Circolare allegata

Norme correlate:
Art capo02 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Circolare del Ministero della Sanità 400/4/9l n. 86 del 20/12/1979 REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA DPR 21.10.1975, N. 803. INTERPRETAZIONE DELLE DISPOSIZIONI RELATIVE ALL’AUTOPSIA ED AL PERIODO DI OSSERVAZIONE DEI CADAVERI. E’ stato richiesto a questa Amministrazione di far conoscere il proprio avviso in ordine alla possibilità di procedere agli accertamenti autoptici prima della scadenza del periodo ordinario di osservazione dei cadaveri di cui all’art.… ... Leggi il resto

Circolare Ministero Sanità n. 66 del 24/07/1978 – Regolamento di polizia mortuaria. DPR 21.10.1975, n. 803. Interpretazione degli artt. 4 e 8

Circolare, Ministero Sanità, 1978
Circolare allegata

Norme correlate:
Art capo01 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90
Art capo02 di Decreto Presidente Repubblica n. 285 del 90

Circolare del Ministero della Sanità 400/4/9l n. 66 del 24/07/1978 REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA. DPR 21.10.1975, N. 803. INTERPRETAZIONE DEGLI ARTT. 4 E 8. Gli articoli 4, quinto comma e 8 del regolamento di polizia mortuaria (D.P.R. 21/10/1975), relativi rispettivamente all’accertamento del decesso ed al periodo di osservazione sono stati oggetto di richiesta di parere per l’importanza notevole che assumono, soprattutto se esaminati alla luce di quanto previsto dalla vigente legislazione in materia di prelievo di parti di cadavere a scopo di trapianto terapeutico (art.… ... Leggi il resto

Cassazione civile, Sez. I, 13 maggio 1969, n. 1627 [2]

Norme correlate:
Capo 18 Decreto Presidente Repubblica n. 285/1990

Massima:
Cassazione civile, Sez. I, 13 maggio 1969, n. 1627
Il cadavere, anche se è da classificare tra le cose extra commercium, in virtù della tutela che la legge accorda al sentimento etico-sociale della pietà per i defunti può, tuttavia, costituire oggetto di diritti e, in particolare del diritto di disposizione da parte del de cuius per ciò che attente alla destinazione della salma. Tale diritto rientra tra quelli sulla personalità, per loro natura assoluti ed intrasmissibili mediante le forme ordinarie che disciplinano il trapasso del patrimonio.… ... Leggi il resto