Paragrafo 9.6 Circ.Min. n.24/1993: quando chiudere la cassa?

Premessa: Cofani e recipienti per la movimentazione dei cadaveri nostro ordinamento nazionale di polizia mortuaria (eccetto la Regione Lombardia, per la quale valgono i criteri di cui all’Allegato 3 del Reg. Reg. 9 novembre 2004 n. 6) sono quelli descritti da:

  • Art. 30 DPR 285/1990
  • Art. 75 commi 3 e seguenti DPR 285/1990 (bare di solo legno per inumazione o cremazione)
  • D.M. 12 aprile 2007 (autorizzazione ministeriale ex Art. 31 e 75 comma 4 DPR 285/1990 all’uso di un cofano con solo il telaio in legno e le pareti di cellulosa)
  • D.M.
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Osservazione, autorizzazioni ex Art. 74 DPR 396/2000 e scheda ISTAT

Due sono le condizioni costitutive per la formazione del permesso di seppellimento: una di ordine temporale e una di tipo operativo.

La prima consiste nel decorso di un certo tempo (24 ore dalla morte), la seconda nell’accertamento della effettività; della morte, da effettuarsi, P5280082sotto il profilo “tecnico”, a mezzo del certificato di avvenuta visita necroscopica.

E’da notare come per la Lombardia con l’Art. 4 comma 1 Legge Regionale 18 novembre 2003 n. 22 l’osservazione è il periodo antecedente l’accertamento del decesso e solo in via subordinata si fa riferimento alle 24 ore.… ... Leggi il resto

Doppia cassa ex Art. 30 DPR 285/1990 ed infetti

Per i cadaveri portatori di malattia infettivo-diffusiva compresa nell’elenco di cui al D.M. 15 dicembre 1990, ai sensi dell’Art. 25 DPR 285/90, è chiusura zincod’obbligo la duplice cassa, lignea e metallica, qualunque sia la destinazione finale del feretro.

Solo in caso di incinerazione, secondo i decreti Ministeriali emanati dal Ministero della Salute in data 7 febbraio 2007 e 28 giugno 2007, vasca e coperchio metallici possono esser sostituiti da un dispositivo plastico ad effetto “diaframma impermeabilizzante”. (i cosiddetti manufatti plastici a atenuta stagna).… ... Leggi il resto

Il trattamento antiputrefattivo ex Artt. 32 e 48 DPR 285/1990

ImageAllo stato della legislazione nazionale vigente (DPR 10 Settembre 1990 n. 285) la cosidetta puntura antiputrefattiva è obbligatoria, anche alla luce della circolare 24/93 del Ministero della Sanità, in forza degli Artt. 32 e 48 del D.P.R. 285/90.

Il regolamento concede solo alcuni accenni all’imbalsamazione (Art. 46 DPR. 285/90), come metodo alternativo alla puntura, ma del tutto facoltativo (occorre un atto di disposizione in tal senso, da parte del de cuius o dei suoi famigliari) e non imponibile d’ufficio dall’Autorità Sanitaria senza indicare modalità e tempi per una corretta procedura d’attuazione.… ... Leggi il resto

Trasporti funebri e necroscopici in Lombardia

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In regime di DPR 285/1990 tutta la dottrina era concorde su questo postulato: per rimuovere una salma da un luogo inadatto e quindi w11intrinsecamente pernicioso occorre una certificazione che attesti la situazioni di concreto rischio, sulla base della quale potrà esser proposto da parte del medico necroscopo o del medico igienista il trasferimento del de cuius al deposito d’osservazione, indicando i motivi su cui si fonda la suggestione formulata dal medico intervenuto, così chi ha titolo a decidere sulla destinazione della salma è tenuto a richiedere l’autorizzazione al trasporto alla volta dell’obitorio/deposito d’osservazione/servizio mortuario ospedaliero.… ... Leggi il resto

Jus Sepulchri: titolo necessario per rilascio autorizzazione al trasporto funebre

Premessa: il comune in forza della Legge è tenuto disporre di almeno un cimitero a sistema ad inumazione (art. 337 TULLSS e art. 49 DPR 10 settembre 1990, n. 285), di idoneo dimensionamento. Lo stesso DPR 285/1990 con l’Art. 92 prende in considerazione la “grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune solo ed esclusivamente nel senso di carenza di aree per l’inumazione, alla luce delle coordinate disposizioni dell’art. 337 TULLSS, art.... Leggi il resto

Autorizzazione al trasporto funebre

Cara redazione,

afp111335660609215151 bigC’è una salma di persona deceduta nel mio comune per incidente trasportata in un Comune limitrofo dove si trova una sala autoptica.

Per il decreto di trasporto gli ufficiali di stato civile della mia zona si sono sempre comportati in questo modo: il permesso di seppellimento è rilasciato dal comune di decesso mentre l’autorizzazione al trasporto è concessa dal comune dove risiede la sala per autopsia.

Mi sono accorto di come questa prassi confligga pesantemente con l’Art.... Leggi il resto

La constatazione di morte in Lombardia è una prassi ancora legittima?

Come chiarito dal paragrafo 2 della stessa Circolare regionale n. 7 del 9 febbraio 2004 la cosiddetta “constatazione di morte” non rileva ai fini di implementare tutta la procedura di polizia mortuaria riguardo ad un decesso (avviso/dichiarazione di morte all’Ufficiale di Stato C i v i l e, delimitazione del periodo d’osserva z i o n e, visita necroscopica, certificazione del decesso, licenza di seppellimento (oppure autorizzazione alla cremazione, chiusura della cassa, trasporto funebre, sepoltura (oppure cremazione e seguente destinazione delle ceneri….).… ... Leggi il resto

Servizi necroscopici in Lombardia (Parte II)

[…] omissis….

3. In caso di decesso per morte violenta (incidente ecc.) su chiamata della pubblica autorità -Autorità giudiziaria, Carabinieri, Polizia di Stato – la salma viene trasportata per accertamenti di legge presso ospedali,cliniche private, il certificato ISTAT e l’accertamento di morte da chi devono essere compilati? Dal medico legale intervenuto su ordine dell’Autorità Giudiziaria, dal Direttore Sanitario della struttura o dal Medico Igienista dell’Asl?

Premessa: In effetti ai sensi dell’Art. 4 comma 5 L.R. n.… ... Leggi il resto

Servizi necroscopici in Lombardia (Parte I)

Si devono pagare i diritti sanitari per la visita necroscopica eseguita dal medico igienista dell’ASL di 37,00 €. Se si tale importo deve essere introitato da tutti i distretti ASL?

La questione è controversa ed è già stata trattata da un articolo intitolato “Necroscopia a pagamento?” liberamente reperibile negli archivi di gpii-clementinawww.funerali.org e dalla Circolare SEFIT n. 857 del 22.12.2006 con cui si commenta il parere del Ministero degli Interni protocollo n. 15900/93/L.142/1bis/31.F del 24 febbraio 2006.La… ... Leggi il resto

Dopo l’esame autoptico o il riscontro diagnostico è ancora necessario il certificato necroscopico?

Nota dell’autore: già in passato e presso altre riviste di settore ho trattato l’argomento fulcro di questo breve saggio, l’articolo qui di seguito rappresenta allora il prodotto di un affinamento continuo, quasi fosse una sublime ricapitolazione di tutte le informazioni raccolte ed elaborate in questi anni di studio matto e disperatissimo di quell’entità nebulosa conosciuta con il nome di polizia mortuaria.foto totana

Premessa n.1: il trasporto per autopsie giudiziarie è un’attività di polizia mortuaria per la quale si osserva il ricorso alle autorizzazioni più diverse: si può svariare dal Nulla Osta rilasciato direttamente dal magistrato (valido per il tragitto dal luogo in cui trovasi il cadavere sino all’obitorio oppure anche per il percorso finale dall’istituto di medicina legale al cimitero), alla richiesta di autorizzazione al trasferimento vivolta dalla Procura della Repubblica all’Autorità Comunale ex Artt.… ... Leggi il resto

Come accertare l’identità del de cuius prima del trasporto

Il Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria (DPR 10 settembre 1990 n. 285) non contempla espressamente modi e procedure per stabilire con certezza gli estremi anagrafici e le generalità del de cuius, se non una targhetta metallica da apporre sulla cassa da cui evincere nome, cognome, data di nascita e morte del defunto (Art. 75 comma 11 per le bare da inumazione ed Art 77 comma 2 per quelle da tumulazione).

Non ha fondamento giuridico, quanto di prassi (per altro fondata e che – a parere personale appare anche condivisibile) un conferimento di tale responsabilità in capo al medico necroscopo.... Leggi il resto

Trasporti funebri deregolamentati?

Il trasporto funebre e' un servizio pubblico a domanda individuale ed a titolo oneroso dopo l'Art. 1 comma 7 bis Legge 28 febbraio n. 26, sottoposto a vigilanza (Art. 16 comma 2 DPR 285/90), regolamentazione (Art. 22 DPR 286/90) ed autorizzazione (Art. 23 DPR 285/90)

Secondo la filosofia di alcune legge regionali ed una giurisprudenza ormai costante il trasporto funebre e' divenuto libera attivita' imprenditoriale pur sempre sottoposta, pero', a vigilanza, regolamentazione ed autorizzazione, l'addetto al trasporto, rimane infatti, incaricato di pubblico servizio ai sensi del paragrafo 5 della Circolare Ministeriale 24 giugno 1993 n.… ... Leggi il resto

Sosta di piu' giorni: come confezionare la bara?

Quali prescrizioni devono essere imposte o, comunque, adottate nel caso di trasporto per inumazione dal comune A al comune C distante meno di 100 chilometri, con sosta intermedia nel comune B e percorrenza complessiva minore di 100 chilometri?
Occorre subito una premessa.
Per il computo dei chilometri che e' uno tra i parametri principali per l'applicazione dell'Art. 30 (obbligo di cassa da tumulazione a prescindere dal tipo di sepoltura) fa sempre riferimento alle distanze chilometriche riportate nelle carte stradali (comma 14 del par.… ... Leggi il resto

Vestizione ante visita necroscopica?

E' lecito, sotto l'aspetto legale ed operativo, intervenire sulla salma, per tolettatura e vestizione, prima della visita necroscopica?

Premessa: Il nuovo regolamento per la revisione e la semplificazione dell'Ordinamento di Stato Civile (DPR 396/2000) con l'Art. 74 affida al medico necroscopo un compito ulteriore e di grande rilevanza tecnico-giuridica, ossia il certificare l'esistenza di 'indizi di morte dipendente da reato o di morte violenta'. Gia' prima, comunque, il legislatore aveva previsto per il medico l'obbligo del referto-denuncia (Artt.… ... Leggi il resto

Stato Civile e visita necroscopica

La Regione Lombardia a seguito dell’entrata in vigore della Legge costituzionale 18/10/2001 n. 3 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione, ritiene che la Polizia Mortuaria rientri tra le materie di legislazione concorrente, talche' e' riservata allo Stato la potesta' legislativa in ordine ai principi fondamentali mentre alle Regioni spetta la potesta' di legiferare in ordine agli aspetti piu' prettamente regolamentari nel caso specifico le disposizioni da adottare devono essere assunte sulla base di motivazioni di carattere tecnico scientifico e relativi aggiornamenti ed evoluzioni.… ... Leggi il resto