Chiusura cassa in mancanza documentazione corretta

Domanda

Nella camera mortuaria di un Comune è presente da parecchi giorni una salma, per la quale esiste già il Nulla Osta della Procura.
Ma non i certificati ISTAT corretti (sono stati compilati in maniera errata da medico di altra città e nessun medico li vuole correggere).
L’ufficio di Polizia Mortuaria comunale vorrebbe quindi sapere se la salma può comunque essere chiusa nella doppia cassa da parte dell'impresa funebre.
O se, per poterla chiudere, sia necessaria l'autorizzazione al seppellimento da parte dello Stato Civile.

Risposta

Visto che si è in presenza del Nulla Osta della Procura si ritiene che non vi siano problemi di possibili alterazioni del cadavere (dovendo esserci stata la visita necroscopica).
Il corpo inanimato di una persona morta non può essere sottoposto a trattamenti conservativi, a chiusura della cassa (semplice o doppia) fino a quando vi siano dubbi sulla sua morte.
Quindi per le prime 24 ore (o 48 in caso di dubbi di morte apparente).
Prima delle 24 (48) ore per motivi igienico-sanitari, o dopo quel termine, si può benissimo chiudere la cassa.
Non occorre l'autorizzazione dello Stato civile per la chiusura.
D’altronde, in caso contrario, non si potrebbe nemmeno mettere una salma in cella refrigerata senza autorizzazione dello Stato civile!
Per completezza, per la correzione dei certificati ISTAT si veda l'art. 39 o 45 del D.P.R. 285/90, a seconda dei casi.