Governo approva regolamento sui servizi pubblici locali, stoppato, al momento, in Conferenza unificata

Su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, il Consiglio dei Ministri ha approvato il 17 dicembre 2009 il regolamento attuativo previsto dalla riforma dei servizi pubblici locali avviata con l’articolo 23-bis del decreto legge 112 del 2008 recentemente modificato dall’articolo 15 del decreto salva infrazioni dello scorso novembre. In proposito il Ministro Fitto ha dichiarato che ”si porta cosi’ a conclusione un articolato processo di riforma del settore dei servizi pubblici locali. Una riforma attesa da oltre 15 anni – ha aggiunto – e auspicata da larghissimi settori della politica, dell’economia e della societa’ ma sempre rinviata a causa dei veti incrociati di coalizioni variegate e dei tanti interessati al mantenimento dello status quo”.

Secondo Fitto ”finisce oggi l’epoca dei rinvii, i cittadini, gli enti locali e le imprese di questo importantissimo settore dispongono di un quadro normativo chiaro e moderno inspirato ai principi comunitari di concorrenza e trasparenza. Principi che costituiscono gli strumenti piu’ efficaci per la tutela degli interessi dei cittadini, per la valorizzazione delle migliori energie imprenditoriali e per il rilancio di una grande stagione di investimenti. Piu’ concorrenza giova ai cittadini perche’ fa venir meno i monopoli locali che spesso producono esiti fortemente negativi a danno dei consumatori. Il regolamento approvato oggi sviluppa i punti di delega contenuti nell’articolo 23 – bis ed e’ il frutto di un intenso lavoro che ha visto impegnati tutti i ministeri competenti e che ha coinvolto anche l’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato nonche’ tutte le associazioni di categoria.

Il regolamento fissa regole chiare per lo svolgimento delle gare affinche’ queste consentano in modo trasparente di selezionare il gestore piu’ efficiente in grado di offrire tariffe piu’ basse. Affinche’ tanto le gare quanto i rapporti tra ente affidante e soggetto gestore siano chiari e trasparenti, il regolamento stabilisce una serie articolata di incompatibilita’ per chi ricopre o ha ricoperto funzioni di amministratore nell’ente affidante a cui e’ inibito ingerirsi nella gestione del servizio. Questo insieme di norme e’ molto importante al fine di porre termine alla poco raccomandabile prassi di trasformare i consigli di amministrazione in strumenti di compensazione per ambizioni politiche non realizzate.

Altro aspetto di grande rilievo concerne la fissazione delle soglie minime oltre le quali scatta l’obbligo di richiesta di parere preventivo all’Antitrust per le amministrazioni che intendono affidare la gestione a societa’ in house. Si stabilisce che se il valore economico del servizio supera i 200.000 euro, ovvero se la popolazione interessata al servizio e’ superiore a 50.000 abitanti, la richiesta di parere e’ obbligatoria”. Il regolamento passa ora all’esame della Conferenza Unificata, del Consiglio di Stato ed infine delle Commissioni parlamentari prima del varo definitivo da parte del Consiglio dei Ministri.

Sul regolamento attuativo del decreto sui servizi locali, varato oggi dal Consiglio dei ministri, “faremo un approfondimento perche’ molte Regioni hanno in merito posizioni molto negative”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, dopo la riunione dei governatori. “Chiederemo al governo- aggiunge- come si era impegnato a fare, di confrontarsi con noi in modo serio e approfondito sui regolamenti attuativi”. Per quel che mi riguarda, chiude il governatore, “penso che quel provvedimento sia negativo e stiamo valutando, come Regione Emilia Romagna, i profili di costituzionalita'”.

E’ saltata la Conferenza unificata, prevista inizialmente per oggi pomeriggio. I Comuni, come annunciato ieri dal presidente dell’Anci Sergio Chiamparino, hanno disertato la riunione in polemica con il governo per la finanziaria e i vincoli, ritenuti troppo stretti, del Patto di stabilita’. Formalizzata questa mattina dall’associazione dei Comuni la rottura delle relazioni istituzionali, la Conferenza unificata e’ stata annullata. Si svolgera’ invece la Conferenza Stato-Regioni che, tuttavia, e’ stata posticipata alle 16.15.

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