E’ morto Norberto Bobbio: un faro per l’Italia del novecento. Oggi vi sarà il suo funerale. La redazione di euroact.net lo ricorda riportando un estratto delle sue volontà di come svolgere il funerale. “Funerali semplici, privati non pubblici. Raccomando caldamente ai miei familiari questo mio desiderio – insiste Bobbio – ho avuto nella mia vita, anche in occasione dei miei 90 anni,pubblici riconoscimenti, premi, varie forme di onoranze che ho accettato pur essendo convinto che eccedessero i miei meriti. Alla morte si addice il raccoglimento, la commozione intima di coloro che sono più vicini. Il silenzio. Breve cerimonia in casa o, se sarà il caso, in ospedale. Nessun discorso. Non c’ è nulla di più retorico e fastidioso che i discorsi funebri. E poi il trasferimento a Rivalta per essere sepolto nella tomba di famiglia”. Sulla lapide “soltanto nome e cognome, data di nascita e di morte, seguiti da questa unica dicitura ‘figlio di Luigi e Rosa Caviglia’. Mi piace pensare – conclude Bobbio – che sulla mia lapide il mio nome compaia insieme a quello dei miei genitori. Mio padre, alessandrino, è stato il capostipite dei Bobbio di Torino; la tomba è stata fatta costruire da lui nel paese, che ha molto amato, di sua moglie. Il mio nome, unito a quello dei miei genitori, oltretutto, dà il senso della continuità delle generazioni. La famiglia dia la notizia della morte a funerali avvenuti con un necrologio composto con le parole semplici con cui sono in genere scritti i necrologi della gente comuni”.
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