[fun.news.628] Pubblicazione dell’ISTAT sulle cause di morte

L’ISTAT ha pubblicato nel 2003, nella collana Metodi e norme, la “La codifica automatica delle cause di morte in Italia: aspetti metodologici e implementazione della ICD X”. Il volume nasce dall’esigenza di aggiornare una precedente pubblicazione (Istat, 2001, La Nuova Indagine sulle Cause di Morte, Metodi e Norme) tenendo conto dei nuovi sviluppi concettuali e metodologici nell’ambito della produzione delle statistiche ufficiali di mortalità per causa in Italia. Come noto, la Rilevazione delle Cause di Morte è stata oggetto di una notevole attività di ristrutturazione che ha interessato molteplici fasi dell’indagine. Il processo innovativo più importante è stato l’adozione della codifica automatica delle cause di morte (basata essenzialmente sulla procedura Micar-Acme, sviluppata dall’NCHS, USA). Il 77% dei decessi è oggi codificato automaticamente secondo i criteri della Classificazione Internazionale delle Malattie, Traumatismi e Cause di Morte (ICD), IX Revisione. Attualmente è in fase di realizzazione il passaggio alla X Revisione, un passaggio tra i più importanti e delicati e già compiuto in numerosi Paesi del mondo. Da rilevare che l’uso del sistema ACME per l’attribuzione della causa iniziale di morte dovrà essere implementato in tutta Europa entro il 2005. Il passaggio alla nuova revisione dell’ICD rende comunque necessario introdurre alcune novità anche nel sistema di codifica automatica. Tra le più importanti si ricordano la traduzione in lingua italiana del dizionario delle espressioni diagnostiche sulla base della nuova classificazione da adottare e l’implementazione di un nuovo software (ACTR) per l’accoppiamento della terminologia medica con codici numerici. Tra i temi affrontati meritano attenzione anche le strategie per migliorare l’importante aspetto della qualità della certificazione e la comparabilità internazionale.

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