La FIC ha diramato un comunicato stampa nel quale fornisce un giudizio complessivamente positivo del testo dell’AC 4144, migliorativo e attuativo della legge 130/2001perché prevede tra i principi fondamentali cui deve ispirarsi la disciplina funeraria (art. 1.2) che “questa deve garantire il rispetto della dignità di ogni persona e il diritto di ognuno di poter liberamente scegliere la forma di sepoltura o la cremazione”, ma anche perché abroga l’inutile e costoso obbligo di prelievo di campioni di liquidi biologici e annessi cutanei di ogni deceduto. La Federazione Italiana per la Cremazione ha chiesto al Presidente della XII Commissione della Camera on.le Giuseppe Palumbo un’audizione nella quale potrà non solo formulare il suo giudizio su questo provvedimento, ma precisare le sue richieste di modifica di talune parti di questo d.d.l. in relazione alle attività che storicamente sono svolte dalle SOCREM, alla loro esperienza e competenza specifica in materia, e alla possibilità che la conservazione delle ceneri possa essere scelta dai cittadini nella forma meno burocratica possibile. La FIC ricorda che fino alla trasformazione in legge di questo DDL qualsiasi normativa regionale sulla dispersione delle ceneri non potrà avere valore, in quanto le Regioni sono prive della essenziale competenza per legiferare in materia di stato civile (art. 9.1): la autorizzazione alla dispersione delle ceneri è infatti di esclusiva competenza dei Comuni attraverso tale loro ufficio. Anche per tale ragione la FIC si augura che il provvedimento ora in discussione alla Commissione Affari Sociali della Camera possa essere rapidamente approvato dai due rami del Parlamento per rispondere alle attese di moltissimi cittadini che, avendo scelto la dispersione delle ceneri, consideravano ormai raggiunto l’obiettivo oltre due anni fa con la emanazione della legge 130/2001.
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