Al via da oggi, con la prima riunione del gruppo di lavoro guidato dall’epidemiologo Donato Greco, l’indagine che il Ministro della salute Girolamo Sirchia ha affidato all’Istituto Superiore di Sanità per capire se c’è stato un aumento di decessi di anziani e se questo può essere attribuito alle alte temperature ed avere così strumenti adeguati per affrontare in futuro situazioni analoghe. I primi dati italiani sulle morti legate al grande caldo, assicurano i ricercatori, saranno disponibili già dai primi di settembre. «Ho incaricato – afferma il Ministro – l’Istituto Superiore di Sanità di valutare la mortalità di questa estate nelle grandi città del Centro Nord perché si possa ragionare su numeri certi e confrontare i dati relativi alla mortalità nell’agosto 2003 con quelli dell’agosto 2002 e proporre un piano con i comuni e le regioni interessate in vista della prossima estate. Dobbiamo quantificare il fenomeno. Ho l’impressione che il disagio sia stato davvero forte specie nelle grandi città del nord dove gli anziani sono di più e più soli. Certo bisognerà cambiare qualcosa nella rete di assistenza sul territorio. Il principio base è gia chiaro: i servizi di vigilanza per gli anziani non devono essere passivi ma attivi.» «I servizi – spiega Sirchia – devono sapere dove abitano gli anziani soli, quali problemi hanno e contattarli periodicamente per sapere se va tutto bene. La prima cosa da fare è il loro censimento.»
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