[fun.news.560] A Pordenone ancora inoperante il crematorio

“Il fatto di aver rinunciato ad utilizzare la struttura di Roraigrande non significa che il Comune abbia accantonato il progetto di realizzare l’area crematoria. Si tratta soltanto di individuare un luogo adatto a questo scopo”. Con queste parole, che mantengono aperte le speranze dei cremazionisti e allo stesso tempo non scontentano i cittadini vicini all’impianto esistente, l’amministrazione comunale di Pordenone, ha fatto intendere di essere a buon punto nella ricerca, lontano dai centri abitati di un nuovo sito per il crematorio. L’area crematoria, stando a quanto dispone la legge, deve sorgere in un cimitero, ed avere attorno alla perimetratura duecento metri di spazio libero. Una imposizione che ostacola non poco la scelta. La Socrem, società provinciale a sostegno della cremazione, ha suggerito al Comune di realizzare l’area nella zona della Comina, ma l’amministrazione pare preferisca destinare quella parte salubre e bella della città a scopi più nobili, ovvero all’edificazione. «Ma troveremo una soluzione», assicura l’amministrazione Bolzonello. Intanto i cittadini che intendono far cremare un proprio congiunto devono rivolgersi a Udine o a Spinea e affrontare una spesa di 408 euro più il trasporto.

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