[Fun.News 2199] Politiche funerarie da rivedere

Tanexpo, si sa, è un momento in cui oltre a vedere i prodotti in mostra, ci si va anche per capire quel che sta succedendo nel mondo funerario, italiano e internazionale.

Si osservano le linee di tendenza. Ci si confronta. Questo avviene pure tra Federazioni, anche se quest’anno, con una mossa non proprio a sorpresa, Federcofit ha deciso di non far coincidere – come era avvenuto negli ultimi anni – il proprio congresso federale con la Fiera. I rapporti tra i vertici di Federcofit e di Conference Services si sono un po’ raffreddati da qualche tempo.

Dal lato rapporti tra federazioni maggiormente rappresentative del settore funerario italiano, a Tanexpo si sono visti molti più contatti tra le due storiche Federazioni (Feniof e Sefit) e meno tra queste e Federcofit, anche se saluti e cortesie la facevano da padrone. Ma non è sfuggita agli osservatori più attenti che da diversi mesi, su alcuni temi rilevanti, ci siano degli avvicinamenti.

Ad esempio l’enorme problema dell’IVA nel settore funebre (che rischia di penalizzare enormemente il volume d’affari del settore, già intaccato dalla grande depressione), che è all’attenzione del Governo Monti, assieme alla revisione di tutte le detrazioni fiscali, è terreno di interesse comune. E’ concreto il rischio di passare direttamente l’IVA da 0, cioè esenzione, ad aliquota piena – ora 21%- o ad aliquota ridotta – ora 10% . E le Federazioni puntano sulla unificazione alla aliquota ridotta.

Ma è lo tsunami che si sta abbattendo sulle attività economiche (si può fare tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge e al contempo occorre eliminare svariate restrizioni in essere), più la riforma dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, e infine la sempre maggiore insoddisfazione della base per le legislazioni regionali, che rende necessario ripensare da zero la legislazione statale prima incardinata sul DDL Tomassini, ormai senza alcuna speranza di approvazione in questa legislatura.

E non è finita: sulle caratteristiche delle bare e dei prodotti accessori si sta aprendo una partita rilevantissima sui tavoli nazionali per cambiare le regole esistenti. E su questo versante è l’Assocofani che sta tirando la volata, con le altre Federazioni che non staranno certamente a guardare.

Principalmente sono questi i temi su cui si gioca il futuro dei servizi funerari.

E cominciano i posizionamenti: Federcofit dirà la sua all’inizio di giugno, al momento in cui si riunirà a congresso a Roma. Sefit sta programmando un SEFIT10 straordinario, probabilmente anch’esso subito dopo le elezioni amministrative in diverse città e prima delle ferie, per poter esplicitare linee di comportamento per la redazione delle istruttorie sulla verifica di concorrenzialità in sede locale e la redazione della delibera quadro prevista dalla nuova formulazione delle norme sui servizi pubblici locali. Feniof ha imboccato la strada della diffusione delle proprie informazioni con mezzi particolarmente efficaci e moderni e al tempo stesso si sta confrontando con Sefit per raggiungere convergenze sui temi possibili. E quest’ultima e FIC sono sempre più vicine …

Uno scenario in forte movimento, a cui presteremo grande attenzione.

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