[fun.news.1632] Operazione Caronte a Milano: sgominata un’associazione a delinquere

A Milano sono state arrestate nella notte del 16 agosto 2008 41 persone per un vasto giro di corruzione legato al ”business” dei funerali: molti degli arrestati sono infermieri di otto diversi ospedali o case di cura della citta”, che secondo l”accusa segnalavano alle imprese di pompe funebri quando e dove avveniva un decesso.
Lo rende noto la polizia che ha effettuato l”operazione, coordinata dai sostituti procuratori del capoluogo lombardo Fabio Napoleone e Grazia Colacicco, chiamata ”Caronte”, che ha portato cinque persone in carcere e le altre agli arresti domiciliari.
Nella maggior parte dei casi le accuse sono associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione di segreti di ufficio.
L”indagine e” nata da un vecchio esposto di un titolare di un”impresa di pompe funebri e da una denuncia del maggio 2007 di un comitato di familiari di deceduti in ospedale. Le persone in prigione sono titolari o collaboratori di imprese di pompe funebri, mentre gli infermieri, in tutto 23, si trovano agli arresti domiciliari.
Nell”inchiesta, dalla quale secondo le prime notizie non emergono coinvolgimenti di altri livelli delle strutture sanitarie, sono finiti alcuni dei principali ospedali di Milano: il Pio Albergo Trivulzio, San Paolo, San Carlo, Sacco, Policlinico, San Giuseppe, Clinica Santa Rita, Niguarda.
Le imprese di pompe funebri coinvolte sono 19, comprese molte delle piu” conosciute della citta”.
Il meccanismo del ”business”, gia” emerso in altre inchieste simili del passato ma mai di tale capillarita”, era semplice: gli infermieri addetti alle camere mortuarie segnalavano l” avvenuto decesso e spesso anche i dati dei parenti, in modo che le imprese, che erano organizzate in precisi turni della giornata nei quali lavorare su queste segnalazioni, potessero contattarli per primi.

Secondo la polizia, il giro delle tangenti – cui si e” arrivato con lunghe intercettazioni telefoniche e appostamenti presso le camere mortuarie degli ospedali – e” notevole: agli infermieri corrotti andava un totale compreso tra i 10 e i 15mila euro al giorno, con alcuni ””piu” attivi e spregiudicati”” che arrivavano a incassi extra fino a un massimo di 10mila euro al mese.

Le cinque persone finite, la scorsa notte, in carcere nell”ambito dell”inchiesta milanese sul business dei funerali sono Alcide, Massimo e Andrea Cerato, titolari dell”impresa di onoranze funebri San Siro, Riccardo D”Antoni, titolare della Varesina (La Varesina SOFAM Ndr), altra azienda del settore, e Vito Lo Verde, dipendente della Varesina(La Varesina SOFAM Ndr). Tutti e cinque sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla rivelazione di segreti d”ufficio. In seguito all”operazione ”Caronte”, che ha portato all”accertamento di quello che appare un vero e proprio cartello per gestire il business dei funerali a Milano, sono finiti agli arresti domiciliari altre 36 persone, tra infermieri e dipendenti di agenzie di onoranze funebri.

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