Il cimitero Centennial Park di Canberra, che effettua oltre 900 sepolture e circa 3.300 cremazioni l’anno, ha annunciato di voler offrire cremazioni “verdi”, cioè senza emissioni di anidride carbonica, per contribuire a combattere il surriscaldamento globale.
Secondo gli studi di Bryan Elliott, direttore del cimitero, anche se sono le cremazioni a generare inizialmente più emissioni delle sepolture, nel tempo le sepolture finiscono per produrre il 10% in più di gas serra.
“Se piantiamo un albero per ogni servizio – sepoltura o cremazione – riusciremo a bilanciare le emissioni”, afferma Elliott.
Elliott chiarisce che una cremazione genera circa 160 kg di biossido di carbonio, mentre una sepoltura 39 kg. Ma se viene considerata anche la manutenzione delle tombe, le cremazioni risultano il 10% più ecologiche delle sepolture, perché “dobbiamo occuparci delle tombe per un certo numero di anni annaffiando e tagliando l’erba”, continua Elliott.
Tale proposta “ecologica” a detta di Elliott non funzionerebbe nei cimiteri urbani, dove lo spazio è limitato e le tombe possono essere riutilizzate.
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