[fun.news.105] In via di consegna le urne di ceneri rubate alla Malpensa

Le ceneri dei quattro italiani, deceduti in Venezuela e scomparse a Malpensa dopo l’atterraggio, verranno restituite ai familiari. Il sostituto procuratore Tiziano Masini ha firmato il provvedimento che verrà notificato agli interessati tramite gli uffici di polizia. Successivamente, attraverso gli avvocati che li assistono, verranno stabilite le modalità operative di restituzione dei sei chili di «materiale umano proveniente da cremazione». La Procura di Busto Arsizio (MI) ha deciso di rendere le ceneri ai familiari – che potranno così celebrare le esequie – avendo terminato gli accertamenti di sua competenza. Le analisi, le verifiche e gli accertamenti del Dna sulla saliva dei familiari hanno consentito alla magistratura bustese di stabilire con sicurezza che le ceneri ritrovate in un prato sul bordo della pista 35L, dieci giorni dopo la loro scomparsa, sono compatibili con quelle delle vittime. Anche dalle autorità venezuelane sono arrivate delle precise risposte con descrizione delle urne e sulla tecnica usata per depositare le ceneri nei contenitori: tutto combacia con i cubi di legno (i resti di uno e mezzo) rinvenuti nel prato. Delle quattro urne di legno , infatti, la sera del 13 febbraio, ne sono state recuperate una e mezzo: all’appello mancano ancora le altre che nessuno sa dove siano finite. Probabilmente il ladro, avendo scoperto che non contenevano oggetti preziosi, se n’è disfatto. Resta invece tuttora aperta l’inchiesta per quanto riguarda il furto e il vilipendio di cadavere. La Procura intende scoprire l’autore del furto e sta continuando le indagini in questo senso. Sul sacchetto di plastica, contenente una parte delle ceneri, la polizia scientifica ha scoperto l’impronta di un dito. Si tratta di comparare quell’impronta con quelle di tutti coloro che la mattina del furto, il 3 febbraio scorso, erano in servizio in aeroporto e potevano avvicinarsi all’aereo con le urne.

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