A Grosseto si pensa di realizzare un crematorio

Il Partito democratico di Grosseto, ha proposto all’Amministrazione comunale di individuare un’area e di avviare la procedura di project financing per realizzare un tempio crematorio. «L’evoluzione dei costumi nella nostra società – spiega il segretario comunale del Pd di Grosseto, Roberto Panfi – ha portato a un nuovo atteggiamento da parte di moltissimi cittadini, che oggi preferiscono ricorrere alla pratica della cremazione rispetto alle tradizionali sepolture dei defunti tramite inumazioni e tumulazioni. Pratica che, fra l’altro, è stata riconosciuta anche dalla Chiesa cattolica, oltre che da molte altre confessioni religiose. Per questo è giunto il momento di dotare anche la nostra comunità di un moderno impianto di cremazione che proporremo al Comune di realizzare attraverso una procedura di project financing. Scelta coerente con la dismissione dei servizi cimiteriali da parte della San Lorenzo servizi, come prevede la recente normativa». «Un’Amministrazione pubblica – spiega Claudia Biliotti, responsabile delle politiche per la qualità della vita del direttivo dell’Unione comunale Pd di Grosseto – deve darsi l’obiettivo di garantire la libertà di scelta ai propri cittadini anche rispetto alle sepolture. Realizzare un tempio crematorio a Grosseto a servizio della nostra comunità provinciale non garantirà solo questa opportunità, ma consentirà anche di risparmiare sulle spese per i funerali. Oggi, infatti, l’acquisto di un loculo comporta per una famiglia la spesa di 3.700 euro, mentre ricorrere alla cremazione nel forno di Livorno costa dai 2.000 ai 2.500 euro. Avere un impianto di cremazione a Grosseto garantirebbe un abbattimento dei costi e soprattutto l’eliminazione dei disagi della trasferta per i familiari dei defunti. Infine – conclude Biliotti – quello della presunta mancanza di utenza è un falso problema. Oggi nella nostra provincia, sulla base di una stima, potrebbero ricorrere alla cremazione circa 450 persone all’anno, ma è evidente che questo dipende solo dal fatto che scegliere la cremazione comporta il trasferimento delle salme a Livorno, con i problemi conseguenti. Se un privato realizzasse un impianto a Grosseto, è facile prevedere che in brevissimo tempo sarebbero raggiunti i margini di equilibrio economico per la gestione di un impianto di cremazione. Per questo è opportuno mettere alla prova chi volesse realizzarlo attraverso un bando pubblico di project financing».

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