Lotta alla caccia al morto negli ospedali

La riforma dei servizi funerari AC 4144-A prevede una serie di misure per rendere trasparente il mercato funebre.
Vi è l?obbligo di evitare che il trasporto interno all?ospedale dei deceduti venga effettuato da parte di persone che a qualunque titolo siano collegate ad una impresa funebre.
Sia l?obitorio che il servizio mortuario delle strutture sanitarie non possono essere dati in gestione ad imprese funebri, siano queste pubbliche o private.
C?è tempo 1 anno dall?entrata in vigore della legge per chiudere i vecchi rapporti in corso.
Chi fa il trasporto funebre è incaricato di pubblico servizio e proprietari, esercenti e personale addetto alla trattazione dei funerali devono possedere gli stessi requisiti di moralità previsti per l?assunzione nel pubblico impiego.
Prima di far partire un trasporto funebre è d?obbligo la identificazione della salma.
Chi lo fa è incaricato dipubblico servizio, con quel che ne consegue se viola norme di legge.
Se c?è procacciamento di funerale con pagamento di mazzette o similari la multa passa a valori alti: da 25.000 a 50.000 euro. In caso di recidiva si arriva alla sospensione dell?attività da uno a sei mesi e nei casi gravi anche alla revoca dell?autorizzazione ad operare da parte dell?impresa funebre.
Una normativa ferrea che abbisogna di un sistema di vigilanza particolarmente accurato ed efficiente da parte dei Comuni, che lo svolgono attraverso il servizio di polizia mortuaria.

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