Risultati inaspettati dalla messa in mostra di opere cimiteriali a Bologna

La mostra “Luce sulle tenebre – Tesori preziosi e nascosti dalla Certosa di Bologna”, terminata lo scorso luglio, ha incentivato numerose donazioni di opere d’arte e documenti storici relativi al complesso monumentale bolognese: ne da’ notizia il Comune di Bologna spiegando che tutto il materiale e’ confluito nel Museo del Risorgimento, che ora coordina il progetto di valorizzazione del cimitero. Il progetto di recupero e valorizzazione della Certosa di Bologna e’ stato avviato nel 1999 e, nel corso di undici anni, ha portato a programmi di visite guidate, mostre, concerti, pubblicazioni e soprattutto a cantieri di restauro. Tra le 178 opere esposte in mostra, in gran parte inedite e provenienti dai depositi dei musei cittadini e da collezioni private, comparivano alcuni dei pezzi donati. Tra questi: sei sculture di Pasquale Rizzoli (autore del colossale Monumento ai Caduti dell’Otto agosto 1848 collocato nell’omonima piazza); il fondo della Ditta di marmisti Davide Venturi & Figlio (che comprende migliaia di fotografie, cartoline e negativi ottocenteschi), il modello in gesso dello scultore Farpi Vignoli rappresentante la Maestrina. La mostra, i restauri delle opere esposte, il relativo catalogo e il programma di visite guidate fanno parte del piano triennale di recupero della Certosa, favorito dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che ha voluto fare del cimitero monumentale parte del progetto Genus Bononiae – Musei della Citta’.

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