In Piemonte sepoltura dei vescovi considerate illustri per definizione?

Auspico che la Regione Piemonte prenda in considerazione la richiesta avanzata dal Presidente della Conferenza Episcopale Piemontese, Mons. Cesare Nosiglia, relativamente alla possibilità per i Vescovi di essere tumulati nella Cattedrale o nei Santuari e Chiese particolarmente significative per la Diocesi dove hanno svolto il loro ministero”: così dichiara il Consigliere regionale Angela Motta in una lettera inviata al Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota relativa alla ‘tumulazione privilegiata’, ovvero in località differenti dal cimitero comunale, possibilità contemplata dall’art. 12 della legge regionale 20 del 2007.
Spiega il Consigliere regionale Motta: “Benché la deliberazione 12-11061 del 23 marzo 2009 abbia assegnato alla Direzione Regionale Sanità la competenza su tale questione, si registrano difficoltà di tipo burocratico che fino ad oggi hanno impedito l’applicazione dell’art. 12. Il Presidente della CEP, Mons. Nosiglia, ha avanzato una proposta precisa, quella di addivenire alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa che definisca le modalità di acquisizione delle autorizzazioni previste dalla legge. Ritengo che il protocollo rappresenterebbe un’idonea soluzione ai problemi che hanno fino ad oggi reso l’art. 12 ‘lettera morta’. Dal momento che la nostra Regione si è distinta negli ultimi anni per una particolare attenzione alle tematiche inerenti ai servizi funebri e cimiteriali (voglio ricordare due provvedimenti legislativi importanti, la legge regionale 20 del 2007 che disciplina la materia della cremazione e la legge regionale 15 del 2011 che norma i servizi necroscopici, funebri e cimiteriali), mi auguro che l’amministrazione regionale, a partire dall’Assessorato alla sanità, possa quanto prima attivarsi in tal senso”.

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