Il punto sul cambio della gestione dei cimiteri ad Arezzo

Intervista di Lorenzo Bianchi all’Arch. Luciano Vaccari, Presidente della municipalizzata di Arezzo che gestisce i servizi cimiteriali cittadini. In una paginetta vengono chiarite molte cose. Veramente da leggere:

Proviamo a spiegare che cosa è la società “Arezzo-Multiservizi”?

E’ una società “in house providing”. Dall’inglese si potrebbe tradurre società fatta in casa. In questo caso gli azionisti sono il comune di Arezzo per il 77% e la Fraternita dei Laici al 23%. L’atto notarile della nascita di questa società, è stato firmato il 19 dicembre 2007. Siamo partiti definitivamente il 30 dicembre 2007.

Prima, i servizi cimiteriali erano uno dei tanti rami della Fraternita dei Laici. Ora siamo noi a gestire i cimiteri.

Perchè Multi servizi se vi occupate solamente della gestione del servizio cimiteriale?

Nel nostro statuto societario infatti era prevista la gestione di tutta una serie di altri servizi. Le attuali normative però ci hanno congelato questa possibilità e quindi per ora ci limitiamo a gestire il servizio cimiteriale. Gestire i cimiteri nel comune di Arezzo non è semplice. Ci sono in tutto 54 cimiteri. Oltre a quelli centrali, il cimitero di Fraternita e quello comunale, ci sono altri 52 cimiteri sparsi per tutto il territorio.

Che vuol dire avere a che fare con una moltitudine di siti ?

Vuol dire essere presenti ed avere sotto controllo la situazione nel territorio. Per fare un esempio abbiamo a che fare con cimiteri siti da Vitiano a Campoluci a Santa Maria della Rassinata. Vuol dire pianificare, programmare e coordinare il lavoro di tanti, a volte anche nei minimi particolari. Sorgono spesso molti problemi. L’appartenenza al territorio da noi è un sentimento molto forte. Ci sono persone che vogliono essere per forza seppellite nel cimitero del paese di provenienza anche se non c’è più posto. Abbiamo anche la gestione di due cimiteri completamente abbandonati in cui non avvengono più sepolture da 60-70 anni. Uno addirittura in mezzo ad un bosco. L’altro e quello del Torrino che si trova dentro alla particella territoriale di un privato.

Com’è la qualità del lavoro all’interno di Arezzo Multi-servizi?

Quando sono entrato, ho cercato di riorganizzare tutto per rendere più efficiente il servizio e il lavoro svolto all’interno dei cimiteri. Devo essere sincero, ho trovato un personale ricettivo che ha risposto molto bene alle mie richieste di cambiamento, perchè ha compreso che stava avvenendo un miglioramento. Prima del mio ingresso i lavoratori che facevano servizio cimiteriale erano sotto organico. C’era una cooperativa alla quale venivano appaltate le opere murarie cimiteriali. Ho visto che si poteva risparmiare assumendo direttamente il personale, evitando ogni volta di utilizzare ditte o cooperative esterne. Ho fatto in tutto 9 assunzioni con personale qualificato. Questo permette oltre la diminuzione dei costi e garantire un buon posto al dipendente in termini di diritti del lavoro, anche di dare direttamente le risposte al cittadino senza andare a cercare terzi

Quali sono le cose che avete fatto in questi anni?

Premetto che la manutenzione è una cosa importantissima per questa società, perchè con la manutenzione si evita il degrado e l’abbandono dei siti cimiteriali. Abbiamo cambiato tutte le lampade interne alle gallerie cimiteriali garantendo un’illuminazione completa. Abbiamo ricostruito 120 metri lineari di scalinate trattandole con liquidi anti-licheni per evitare di scivolare. E’ stato creato il tempio crematorio, che sarà finito prima del previsto. Nei cimiteri di Vitiano e Palazzo del pero è già stato approvato il rifacimento per intero della pavimentazione. La rampa per i disabili creata nel cimitero di San Leo……

….per quanto riguarda l’innovazione

Tutta una serie di cose. Per esempio il servizio on line per le imprese funebri che possono prenotare direttamente il giorno e l’orario della sepoltura dal nostro sito. E’ stato approvato anche un altro piano che avevamo, ovvero 720 metri quadrati di pannelli fotovoltaici che posizioneremo nelle superfici del complesso cimiteriale della “stecca rossa”. Questo ci permetterà di risparmiare 60’000 euro all’anno. Stiamo sostituendo le lampade votive, eliminando le luci ad incandescenza e adottando le luci a led.

Avete avuto dei problemi per le sepolture non cristiane?

Bisogna distinguere fra sepolture riguardanti persone appartenenti ad altre religioni o per quanto riguarda i non credenti. Per quanto riguarda la fede islamica, noi abbiamo predisposto un sito per le sepolture con rito islamico, recependo in pieno la delibera del comune di un anno e mezzo fa. Però in questo periodo non abbiamo avuto sepolture di questo tipo

Per quanto riguarda il rito funebre dei non credenti?

In questo caso abbiamo una forte richiesta di siti laici pubblici, per il commiato del defunto. Arezzo Multiservizi ha recepito la richiesta di questa parte della cittadinanza e provvederemo al più presto individuando degli appositi siti.

Quale sarà l’area cimiteriale che secondo lei avrà maggior sviluppo nel comune di Arezzo?

Non posso rispondere in prima persona, perchè esiste un programma che fa parte integrale del regolamento urbanistico che si chiama piano regolatore cimiteriale. Penso che forse il cimitero di San Leo potrà avere un futuro sviluppo in termini di ampliamento…..

Al giro in molti dicono che nel futuro chiuderete diversi cimiteri. E’ vero?

Voglio sfatare questa diceria. Non è nostra intenzione chiudere nessun sito cimiteriale presente nel comune di Arezzo. Chiaramente dove non è possibile ampliare le sepolture andranno a rotazione.

Cosa si prova a lavorare nella gestione dei cimiteri? In un luogo come questo, dove il senso della vita assume un ruolo relativo?

Quando mi fu chiesto di ricoprire questo ruolo, cominciai a fare delle riflessioni sul filo sottile che separa la vita dalla morte. Cominciai a fare riflessioni sul senso cristiano e sul senso laico della morte….in seguito ho imparato dagli operatori che già operavano in questo settore a trovare il necessario distacco, a considerarlo un lavoro, un dovere verso la comunità.

In questo settore girano molti soldi ?

Guardi i soldi non si fanno con il servizio cimiteriale, bensì con il servizio funebre. Nonostante in questi anni la nostra società abbia avuto molte spese, mai ho pensato di alzare le tariffe finali che poi vanno ad incidere sui cittadini. Le tariffe che noi facciamo pagare sono rimaste invariate per anni, anzi dove è possibile tenteremo di diminuirle. I nostri utili vengono reinvestiti. 200’000 euro lì abbiamo investiti per mettere in sicurezza alcune aree cimiteriali. I soldi entrano ma ne escono tanti….ad esempio nuove acque vuole che la tariffa sull’acqua gli venga pagata. Per noi è un costo di 70’000 euro all’anno. Stiamo tentando di trovare un accordo per pagare un po’ meno. Però non mi sognerei mai di far ricadere i costi di questa spesa sulle nostre tariffe.

…Qual’è la sua paura più grande per il futuro di questo settore?

Noi siamo una società pubblica che funziona. Quando facciamo utili, li reinvestiamo in progetti. Quando ci sono delle spese evitiamo di alzare le tariffe al cittadino. Il profitto non è il nostro scopo principale. In parlamento ultimamente è stata depositata una legge che prevede per il 30-12-2011 l’ingresso dei privati per il 40% . Il privato giustamente seduto nei cda, ogni anno vuol vedere utili crescenti: c’è il rischio che con le tariffe libere in questo settore si possa creare un aggravio di spesa per l’utente finale che è il cittadino. Mentre invece oggi, i nostri obiettivi sono sociali e mirano ad avere un servizio efficiente ad un prezzo accessibile a tutti.

Fonte: InformaArezzo

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