Arriva in Parlamento la polemica sui prodotti del concepimento

Di seguito riportiamo un articolo tratto da IrpiniaNews, dal titolo “Sacrario ai bambini mai nati: Sd porta il ‘caso’ in Parlamento“, apparso sul sito www.irpinianews.it il 18 ottobre 2007.

I tre deputati della Sinistra democratica Raffaele Aurisicchio, Luciano Pettinari e Katia Zanotti hanno inoltrato un’interpellanza al Ministro dell’Interno sulla decisione assunta dal comune di San Martino Valle Caudina di erigere nel cimitero comunale un sacrario ‘in onore di tutti i bambini mai nati’. La giunta comunale di San Martino Valle Caudina infatti ha deliberato l’assegnazione di uno spazio nel cimitero comunale ‘per realizzare un sacrario in onore di tutti i bambini mai nati, per cause naturali o violente’. L’istanza è partita dal parroco e le spese per la realizzazione del monumento saranno sostenute dalla parrocchia. Ma “…l’erezione di un ‘sacrario’ – è l’interrogazione – rimanda, sulla base del vocabolario della lingua italiana, all’idea del sacro, della santificazione e delle reliquie, o della custodia della memoria di persone illustri che hanno meritato per le loro azioni e le loro virtù di essere per sempre tramandati, attraverso le generazioni che verranno, nel ricordo collettivo. Un sacrario ai bambini mai nati rappresenta già di per sé una contraddizione in termini, trattandosi non di bambini, ma eventualmente di concepiti o di feti; in qualunque caso di ‘aborto’ è arduo individuare il merito o la memoria che si vorrebbe o dovrebbe
celebrare con un sacrario, tenendo conto che, da sempre, la memoria di ogni defunto è affidata ad amici e parenti; il cimitero è uno spazio ‘civico’ che appartiene alla collettività dei cittadini in quanto membri della comunità statale. Uno spazio di raccoglimento e memoria che appartiene a tutti, nessuno escluso”. Gli esponenti di SD dunque non comprendono “cosa si vorrebbe celebrare con questo monumento. L’unico obiettivo evidente appare quello di attaccare una legge dello Stato e le donne che scelgono l’interruzione volontaria di gravidanza; l’eventuale presenza nei cimiteri di monumenti, come quello nel comune di San Martino Valle Caudina, rappresenta un’offesa contro tutte le donne che legittimamente e non senza
sofferenza sono passate e passeranno attraverso l’esperienza dell’aborto, rinnovando continuamente in loro la memoria certamente triste o la sofferenza provata nell’esperienza dell’aborto”. A questo punto i tre interpellanti chiedono di sapere “se il Governo non intenda adottare iniziative, anche normative, al fine di regolare, con alcune indicazioni di principio, una materia che, per quanto di competenza comunale, meriterebbe omogeneità di comportamenti su tutto il territorio nazionale”

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