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  • Quesito pubblicato su ISF2004/2-a

    Per la certificazione di esclusione di morte dovuta a reato l’A.USL di … utilizza un modulo che prevede che la firma del medico che lo sottoscrive sia autenticata dal direttore sanitario del presidio ospedaliero o da dirigente sanitario della direzione sanitaria del presidio ospedaliero. Ciò comporta, in caso di giorno festivo o prefestivo (sabato), che il medico di direzione sanitaria di turno di pronta disponibilità venga all’ospedale per una firma. Ha senso questa sottoscrizione di autenticità da parte di un direttore sanitario (che magari non conosce affatto il medico)? Se il fine è l’attuazione di un doppio controllo perché non ricondurla al primario del reparto o a chi ne fa le veci?
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-e

    Il Comune di … chiede un parere in merito alle modalità che l’ufficio competente deve seguire nella verifica del possesso, da parte delle imprese incaricate dei trasporti funebri, dei requisiti previsti dal regolamento di polizia mortuaria comunale, in particolare in relazione a quanto prescritto dal seguente articolo del regolamento sopra citato: “Il personale addetto ai trasporti funebri deve essere in regola con le norme in materia fiscale, previdenziale, assicurativa e contributiva e deve indossare una divisa consona al servizio ed esporre un apposito tesserino recante la denominazione dell’impresa; deve, inoltre, portare sempre con sé un ulteriore tesserino con foto, dati anagrafici e qualifica ricoperta in azienda”.
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-d

    Il Comune di … effettua il trasporto dei cadaveri nell’ambito del territorio comunale (ai sensi degli artt. 16 e 19 del DPR 285/1990), limitandosi a mettere a disposizione l’autofunebre con autista. Gli altri servizi (es. fornitura cofano, fiori, epigrafi) vengono effettuati dalle imprese di onoranze funebri incaricate dai familiari del defunto. Il servizio di trasporto cadaveri viene esercitato dal Comune con diritto di privativa e - qualora non siano richiesti servizi o trattamenti speciali - viene effettuato gratuitamente, quale servizio di interesse pubblico obbligatorio. Il Comune di …, alla luce delle recenti pronunce giurisprudenziali in materia di privativa, chiede: 1) se sia legittimo o addirittura obbligatorio che il Comune continui ad esercitare i trasporti funebri nei termini sopra descritti; 2) se sia possibile o addirittura necessario liberalizzarli in favore delle imprese di onoranze funebri, e in tal caso, con quali modalità.
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-c

    È possibile erigere una o più cappelle gentilizie da parte di un Trust o in alternativa da un ente senza finalità di lucro?
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-b

    Un concessionario ha domandato alla Direzione Cimiteriale del Comune di … di poter rivendere a terzi la propria cappella gentilizia - di recente realizzazione e mai utilizzata - causa una sopravvenuta ristrettezza economica. Considerato che tale richiesta rispetterebbe i canoni dell’attuale Regolamento locale di polizia mortuaria comunale (ormai obsoleto, in quanto vigente dal 1972 e quindi in netto contrasto con i DPR 803/76 e 285/90 in relazione al diritto d’uso e destinazione di un manufatto su suolo demaniale cimiteriale) e che nella bozza del nuovo Regolamento locale di polizia mortuaria comunale predisposta da tale Direzione si sottolinea che il diritto d’uso non è commerciabile, trasferibile o comunque cedibile per atti "inter vivos", si chiede se tale richiesta debba essere o meno avallata.
    Anno: 2004
  • Quesito pubblicato su ISF2004/1-a

    Una famiglia ha richiesto all’Ufficio cimiteri del Comune di … la estumulazione straordinaria - dopo 10 anni dalla tumulazione - di una salma (con richiesta di avviarla a cremazione), affinché si possa liberare il tumulo per introdurre nuova salma. È possibile acconsentire a tale richiesta?
    Anno: 2004
  • Estumulazione prima della scadenza di concessione

    La salma del Signor XXX è stata inumata in campo comune nel 1961.
    Esumata nel successivo 1972 e poi tumulata - poiché inconsunta - in colombario a concessione quarantennale con scadenza nel 2012.
    I familiari chiedono se è possibile l’estumulazione prima della scadenza della concessione, per raccoglierne i resti in apposita cassetta di zinco.
    Anno: 2003
  • Sanificazione abitazione dopo decesso in casa

    Il Servizio Igiene della A.USL chiede il comportamento da tenere in caso di salme ritrovate presso il domicilio qualche tempo dopo la loro morte.
    In questi eventi infatti, a causa della fuoriuscita dei liquami cadaverici dalla salma, si pone il problema della pulizia dell’abitazione.
    Chi ha l’obbligo di provvedere a proprie spese a tale incombenza tramite una delle ditte specializzate in pulizia e sanificazione? L’A.USL (a cui si rivolgono di solito i familiari) oppure i familiari stessi (come sostenuto dalla A.USL)?
    Il Servizio Igiene domanda come agire quando non vi sono familiari, oppure quando questi rifiutano di interessarsi al problema.
    Si interpella il Servizio Igiene dell’A.USL o le forze di Pubblica Sicurezza o l’amministratore di condominio per il cattivo odore proveniente dall’appartamento?
    L’A.USL manifesta dei dubbi sulla legittimità di proporre un’ordinanza sindacale che assegni ad una ditta di pulizie il compito di intervenire in casa privata.
    Sia perché è un intervento oneroso per il Comune, sia perché si tratta di proporre interventi in abitazione privata, in assenza del legittimo proprietario.
    Tra l'altro, con l’eventualità di vedersi successivamente rinfacciare la sparizione di oggetti o altro.
    Si chiede pertanto se si è a conoscenza di come le problematiche sopra esposte vengano affrontate in altre realtà territoriali.
    Anno: 2003
  • Concessioni perpetue

    Il Comune di … si sta apprestando ad informatizzare l’archivio mortuario. In occasione di tale operazione, gli addetti hanno trovato diverse pratiche dalle quali risultava che, a seguito della chiusura del cimitero comunale A, i resti di defunti deceduti all’inizio del ‘900 erano stati estumulati e traslati (nei primi anni ‘60), in cellette di altro cimitero comunale B.Il Comune - alla luce di quanto stabilito dall’art. 98 del DPR 285/90 - chiede se le relative concessioni debbano considerarsi una "continuazione" delle originarie (e pertanto perpetue) o se, a seguito dell’estumulazione e relativa nuova tumulazione, siano da considerarsi temporali (e cioè di durata 30nnale secondo quanto previsto dal Comune). In questo secondo caso, vorrebbe sapere inoltre se la decorrenza della concessione debba partire dalla data in cui è stata redatta la pratica di nuova tumulazione al cimitero comunale B.
    Anno: 2003
  • Gestione associata servizi funerari

    Attraverso una “gestione associata” Comuni facenti parte della stessa zona socio-sanitaria gestiranno i servizi funerari del loro bacino d’utenza.
    Questa gestione sarà dotata di un ufficio unico collocato nella struttura ospedaliera che serve l’intero comprensorio.
    Esso prevede 3 unità lavorative (due, tra cui il responsabile, provenienti dal Comune X capofila del progetto, la terza da uno degli altri Comuni). Ognuna di esse resterà in carico al Comune dal quale proviene.
    L’ufficio istruirà le pratiche in qualità di dichiarante, trasmettendole agli Stati Civili competenti per le opportune registrazioni.
    Il dubbio resta sull’autorizzazione alla sepoltura e gli adempimenti inerenti la cremazione, che la L. 130/01 pone in capo all’Ufficiale di Stato Civile.
    Il Comune X domanda se sia possibile delegare a ciò il Responsabile dell’Ufficio, in carico al Comune X:
    1) in caso di decesso nel territorio del Comune Y in cui insiste struttura ospedaliera, che non è il Comune X (la maggioranza dei casi);
    2) in caso di decesso negli altri Comuni diversi da X e Y;
    3) in caso di decesso nel territorio del Comune X (con responsabile dipendente dello stesso Comune è possibile la delega delle funzioni di Stato Civile).
    Il Comune X chiede anche se la “gestione associata” sia da considerarsi un caso diverso dall’Unione fra i Comuni.
    Anno: 2003