Geolocalizzazione obbligatoria per i veicoli che trasportano rifiuti speciali pericolosi

Il Comitato nazionale dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha pubblicato la Circolare n. 2 del 22 maggio 2025, con cui fornisce chiarimenti attuativi alla Deliberazione n. 3 del 19 dicembre 2024, riguardante l’obbligo di dotazione di sistemi di geolocalizzazione sugli autoveicoli adibiti al trasporto di rifiuti speciali pericolosi (categoria 5).

Questa misura rappresenta un importante passo avanti verso la digitalizzazione del controllo ambientale, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza operativa, la rintracciabilità in tempo reale e il rispetto dei criteri di idoneità tecnica previsti dal combinato disposto degli articoli 16 e 17 del D.M. 59/2023, che disciplina il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti).

Le scadenze operative da rispettare

  • Dal 1° luglio al 31 dicembre 2025: le imprese iscritte in categoria 5 devono trasmettere una dichiarazione sostitutiva, sottoscritta dal legale rappresentante, attestante la presenza di sistemi di geolocalizzazione sui veicoli. La dichiarazione dovrà essere generata tramite AGEST.
  • È ammesso l’invio di istanze multiple per parchi veicolari complessi, purché tutte presentate entro il 31 dicembre 2025.
  • Dal 1° gennaio 2026: l’attestazione diventa obbligatoria e contestuale a ogni nuova iscrizione o modifica del parco veicolare.

L’introduzione dell’obbligo di geolocalizzazione rafforza la governance ambientale, riducendo i margini di opacità nei flussi di rifiuti pericolosi e contribuendo a un sistema di controlli più puntuale, integrato e interoperabile con le banche dati ambientali.

Occorre che le imprese del settore si preparino per tempo, adeguando i propri mezzi, istruendo il personale e verificando l’accesso al portale AGEST, per rispettare le scadenze e evitare criticità amministrative.

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