Diritto alla cremazione anche per i familiari

È ora opportuno un piccolo excursus sull’evoluzione normativa e storica della cremazione, siccome bisogna ora chiarire il problema dello spartiacque temporale rappresentato dal 27 ottobre 1990, data in cui entrò in vigore l’attuale regolamento nazionale di polizia mortuaria.
In precedenza la cremazione di un cadavere era ammessa solo dietro precisa volontà del de cuius, formalizzata per mezzo di una disposizione testamentaria scritta (o l’iscrizione ad una società di cremazione che esibiva tale volontà).
Il Ministero della Sanità dimostrò già tempo addietro, di voler rispettare questo discrimen cronologico, distinguendo il trattamento consentito su resti mortali e sui cadaveri, in relazione all’epoca del decesso (nella circolare 10/1998). Successivamente è intervenuta la L. 130/2001 che disciplinando l’intera materia della cremazione e innovando la normativa esistente, dove è stata attuata, determina la abrogazione implicita di tale discrimine (che resta invece operante laddove la L. 130/2001 non è operativa).
Dopo è intervenuto il D.P.R. 254/2003, che ha eliminato ogni discrimine temporale per la cremazione di resti mortali. Pertanto la cremazione dei resti mortali di persona deceduta prima del 27 ottobre 1990 (e quindi per essere definiti resti mortali essendo cadavere inumato da almeno 10 anni o tumulato da almeno 20 anni) è effettuabile indipendentemente dall’essere o meno deceduta la persona prima o dopo il 27 ottobre 1990.

La cremazione di un cadavere (non ancora divenuto resto mortale in forza del completo decorso del periodo legale di sepoltura) comporta sempre l’obbligo di dissipare anche il solo sospetto della morte causata da reato. A questo proposito bisogna ricordare come si possa procedere a riscontro diagnostico anche dopo diversi anni. Se, invece, tale dato può esser desumibile dalla denuncia sulla causa di morte può bastare un certificato del medico che la compilò o, ancora, una dichiarazione sostitutiva del funzionario incaricato dell’ASL. È, infatti, compito dell’autorità sanitaria locale la tenuta degli archivi sulle schede ISTAT (denunce sulle cause di morte).

2 thoughts on “Diritto alla cremazione anche per i familiari

  1. Sono a Siracusa,vorrei sapere la più vicina città da siracusa che fanno la cremazione delle persone morte e il passaporto per il trasporto in svizzera
    GRAZIE

    1. Il crematorio più vicino, quando funziona, è quello di Palermo.
      Per il trasporto delle ceneri chieda al Comune di Siracusa. Infatti occorre un decreto di trasporto del feretro al crematorio, ma è possibile farlo anche congiunto fin dall’inizio (per i trasporti italiani) da Siracusa al crematorio e al luogo poi di destinazione delle ceneri.
      Riteniamo che sai possibile farlo anche per trasporto estero delle ceneri, a seguire la cremazione, sempre da Siracusa.

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