Cremazione

Benvenuti nella sezione del sito dedicata alla cremazione

Nel sito potrete reperire informazioni strutturate concernenti la cremazione ed i crematori.

  1. cremazione sulla base della propria volontà
  2. dare esecuzione alla volontà di altri di farsi cremare
  3. capire la documentazione e gli iter necessari per ottenere la:
    1. autorizzazione alla cremazione
    2. autorizzazione alla dispersione delle ceneri
    3. autorizzazione all’affido familiare delle ceneri
  4. cremare resti mortali di salme inconsunte esiti di fenomeni cadaverici trasformativi conservativi
  5. sapere se e come si può trasportare una urna cineraria e i modi per ottenere la autorizzazione al trasporto urna cineraria in Italia e all’estero
  6. dove è consentito collocare
    1. l’urna cineraria in cimitero
    2. l’urna cineraria fuori del cimitero
  7. se consentita la
    1. dispersione delle ceneri in cimitero
    2. dispersione delle ceneri in natura

Queste informazioni sono possibili grazie alla collaborazione con un redattore, a cui è possibile porre quesiti scrivendo un semplice commento in calce ad un articolo sull’argomento di interesse.
Il sito permette anche di conoscere le statistiche sui decessi in Italia e sulle forme di sepoltura, sulle cremazioni effettuate in ogni crematorio in attività in Italia e le statistiche internazionali concernenti la cremazione, grazie alla collaborazione con la Federazione dei servizi funerari italiani SEFIT www.sefit.org e gli esperti di statistica di EUROACT WEB srl www.euroact.net.

Grazie al concorso di esperti del settore sono analizzati gli aspetti tecnici che riguardano la installazione di impianti di cremazione, i riflessi della cremazione per l’ambiente e in particolare per le emissioni in atmosfera, nonché articoli su progetti degni di segnalazione di crematori, pubblicati su riviste del settore.
Infine stata predisposta una galleria di significativi articoli di crematori e di giardini delle rimembranze.

96 thoughts on “Cremazione

  1. X Pippo

    ad oggi la tariffa massima vigente e, quindi applicabile, per la cremazione di cadavere, regolata dal D.M. 1 luglio 2002, è di Euro 587,26 IVA compresa.

    Si rammenta come sia previsto l’aumento dell’aliquota ordinaria IVA al 22%, dal 1° luglio 2013 (art. 21 D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convert., con modif., nella L. 7 agosto 2012, n. 135 e smi).
    Di conseguenza, se tale aumento effettivamente avrà luogo, dal 1° luglio 2013 cambieranno gli importi delle tariffe massime comprensive di IVA.

    A questo importo bisogna poi aggiungere il costo del trasporto piuttosto lungo e disagevole, non esiste, però, dopo le recenti liberalizzazioni in materia, un tariffario standardizzato sui trasporti funebri il cui importo varia molto in base alle diverse realtà territoriali e pertanto non sappiamo essere più precisi. Bisogna, poi, considerare altre variabili del servizio funebre: cassa in primis e poi fiori, addobbi, necrologie…

    Le conviene rivolgersi, per un preventivo, ad un’impresa funebre di fiducia, anche se in Italia la cosiddetta “previdenza funeraria” (una sorta di assicurazione per il post mortem) non è pratica molto diffusa, a differenza di altri Paesi.

  2. Io e mia moglie abbiamo deciso già da diversi anni, che quando verrà il nostro turno, vorremmo essere cremati e le ceneri sparsi in mare. Chi vi scrive abita a Catania, nella prossima provincia. Informatomi sull’argomento, mi dicono che ancora ad oggi, Catania non è attrezzata per la cremazione; pertanto bisogna trasportare la/le salma al forno più vicino che è Battipaglia.
    Quanto ci costerebbe una cremazione? tenuto conto che non ho avuto la possibilità di capirne esattamente il reale costo. Ed ancora, se esiste la possibilità di prenotare il servizio funebre, che comprende il tutto, fino alla consegna dell’urna cineraria, al congiunto prescelto. Gradirei una risposta.
    Grazie , cordiali saluti.

  3. X Cirillo

    Si veda l’Art. 6 della Legge Regionale Campana N.20 del 9 ottobre 2006

    Essa, tuttavia, opera uno scontato rinvio alla normativa statale, cioè al DPR 10 settembre 1990 ed alla stessa Legge n. 130/2001. Si rammenta che ex Legge n. 440/1987 la cremazione è servizio pubblico locale, mentre le modalità di gestione ed installazione degli impianti di incinerazione per spoglie umane sono dettate dall’Art. 6 della Legge n. 130/2001, con rimando all’Art. 113 D.LGS n. 267/2000 per le forme di erogazione di questa prestazione.

    L’art. 78 del DPR 285/90 è, assieme al paragrafo 14.1 della circolare Min. Sanità n. 24 del 24.6.1993, il riferimento obbligato per chi progetta impianti di cremazione.
    È inoltre da rispettare la norma di finanza locale sugli oneri ricadenti sul bilancio del gestore pubblico.
    Tralascio il riferimento alla normativa sul controllo delle emissioni in atmosfera, in quanto non oggetto del tema affidatomi.
    In particolare occorrerà rispettare i seguenti vincoli:
    1) Il crematoio deve essere all’interno di un cimitero;
    2) Il progetto deve essere corredato da una relazione dove sono illustrate:
    · Caratteristiche ambientali del sito;
    · Caratteristiche tecnico sanitarie dell’impianto e i sistemi di tutela dell’aria
    dall’inquinamento;
    3) Piano finanziario dell’opera, tenuto conto della copertura degli oneri sociali da parte del
    Comune o con sovvenzioni di altri Enti (ad es. Stato, Regione).
    Ad oggi, come tra l’altro precisato da alcune Leggi Regionali, non è consentito l’impiego di crematori mobili, poichè essi dovranno insistere stabilmente entro il perimetro cimiteriale.

  4. Salve, vorrei sapere la normativa di installazione di un forno crematorio in Campania. Inoltre se è possibile utilizzare forni diciamo “non fissi”. Grazie

  5. X Alfonso Guicciardo

    In Regione Sicilia si applica l’Art. 4 della Legge REgionale 17 agosto 2010, n. 18 il quale nulla innova o dispone di diverso rispetto alla normativa statate.

    I crematori sono realizzati all’interno delle aree cimiteriali esistenti o degli ampliamenti delle stesse. Non è consentito l’utilizzo di crematori mobili.
    I crematori possono essere realizzati e gestiti, anche in forma associata, dai comuni, con il coinvolgimento, attraverso convenzioni o concessioni, degli enti morali e/o delle associazioni senza fini di lucro che abbiano tra i propri fini statutari la cremazione dei cadaveri degli associati.

    Un crematorio può essere realizzato solo dentro un cimitero (o con un suo ampliamento). Quindi ordinariamente può essere realizzato dal Comune. È possibile proporre ad un Comune la realizzazione di un crematorio (ma è il Comune che può accettare o meno) con fondi privati, da un privato con la tecnica della finanza di progetto (project financing).
    L?opera viene realizzata dal privato, che è un concessionario di servizio pubblico per un certo numero di anni. Esistono specifiche leggi (lavori pubblici) in materia.
    Per quanto concerne l’investimento necessario, si può stimare che compreso l’immobile, il forno e gli apparecchi per abbattimento fumi, il costo di un crematorio sia dell?ordine di 2,5 milioni di euro almeno.
    Se invece le interessa sapere il costo di un solo forno e sistemi abbattimento fumi, le consigliamo di rivolgersi direttamente ad un produttore, ma si è sull?ordine di 0,5 milioni di euro + IVA, comprese le attrezzature specifiche e forni di ultima generazione.

  6. desidero conoscere la legge applicata in Sicilia per la costruzione di forni crematori da parte di privati

    1. Si, si possono cremare le salme di portatori di protesi al titanio (ad es. per le protesi alle anche).
      I casi in cui vi sono problemi di accettazione da parte del crematorio sono quelli con impianti di pace makers.

  7. COSA BISOGNA FARE PER ISTALLARE UN‘IMPIANTO DI CREMAZIONE IN SICILIA QUALI AUTORIZZAZIONI localita’ catania

  8. X Natalia,

    In Regione Lombardia, si veda il modulo per l’accertamento di morte che viene compilato e sottoscritto dal medico necroscopo, previsto dall’Art. 40 comma 6 del REg. REg. 9 novembre 2004 n. 6, di cui all’Allegato 3 della Delibera n.20278 del 21 gennaio 2005.

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