Quesito pubblicato su ISF2001/3-f

Il Comune di … vorrebbe sapere se l’urna cineraria è compresa o meno nel prezzo della cremazione.

Risposta:
L’urna cineraria è generalmente costituita da due parti: – quella interna, di zinco o plastica, che trattiene le ceneri, generalmente sigillata dal gestore del crematorio e riportante gli estremi identificativi del de cuius; – l’involucro esterno, spesso di materiali pregiati (legno lavorato, cristallo, marmo, argento, ceramica, ecc.), in cui vi è una targhetta esterna identificativa. Il primo dei due contenitori ha funzioni conservative di una quantità di ceneri standard. Generalmente in Inghilterra è di plastica. In Germania di metallo. Questo contenitore interno è il cosiddetto “sistema di raccolta delle ceneri” previsto in fase di formazione della tariffa ministeriale (DM interno). Esso è compreso nel prezzo della cremazione. In sostanza, visto che il gestore di un crematorio non può dare le ceneri a chi le richiede su un pezzo di carta, ma solo nelle forme stabilite dalla legge, se i richiedenti non provvedono a fornire urna di loro gradimento, è tenuto a confezionare dette ceneri entro il contenitore semplice di raccolta di cui si è detto. È il caso ad es. di chi decide per la dispersione delle ceneri e quindi non è intenzionato a spendere cifre più o meno elevate per un contenitore che serve solo al trasporto al luogo di dispersione nel cinerario comune. È ancora il caso di chi non intende acquistare un’urna pregiata nella quale riporre le ceneri, per propria scelta. Il contenitore interno è quindi un involucro che il gestore del crematorio è tenuto a fornire come naturale conclusione del processo di cremazione. Detto contenitore può essere omesso e sostituito, oppure integrato all’esterno, dall’urna cineraria di pregio estetico avente le caratteristiche di legge. La fornitura dell’urna di pregio è generalmente fatta da impresa funebre o da chi ha l’autorizzazione per il commercio di articoli funerari (una qualunque delle attività diverse dall’alimentare) ed è pagato dalla famiglia. Pertanto il Comune che richiede ad un gestore di crematorio la cremazione di un indigente ha titolo a chiedere che gli venga fornita di ritorno il contenitore nella forma più semplice, sigillato, rispondente alle norme di legge per identificazione e resistenza dei materiali. Detto contenitore (che è in questo caso l’urna) è ricompreso nel prezzo pagato per la cremazione. Non è invece compreso nel prezzo il costo per il trasferimento del feretro al crematorio e la spedizione dell’urna.

Norme correlate:
Art 00 di Legge n. 130 del 1
Art 00 di Decreto Ministeriale n. 0330 del 98

Riferimenti:

Parole chiave:
CREMAZIONE-ceneri,CREMAZIONE-dispersione,CREMAZIONE-tariffa


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