Domanda
L'Ufficio di polizia mortuaria del Comune chiede:
- Come comportarsi nell'effettuazione di un'estumulazione ordinaria richiesta da familiare, che necessita del loculo per un funerale?
- È necessaria la presenza dell'ASL durante l'operazione per decidere se ridurre o meno i resti in cassetta ossario?
- In realtà, quasi mai l'ASL è disponibile in 24 ore. Se il regolamento prevede un suo parere per l'operazione, si può collocare la salma da estumulare in un deposito?
E dopo quanto tempo l'ASL provvede a verificare se eseguire o no tale operazione?
Risposta
L'esecuzione di operazioni cimiteriali è consentita esclusivamente al gestore del servizio cimiteriale.Come servizio pubblico locale, questo può essere svolto in una delle forme consentite dall'articolo 113 del D.Lgs. 267/2000.
Non è quindi materia di impresa funebre.
Essa effettua trasporto, fornitura della bara e altri servizi, assumendo mandato dalla famiglia di svolgere in nome e per conto le pratiche in capo ad essa.
Per l'estumulazione di una salma occorre il verificarsi di tre specifiche circostanze:
a) assenso degli aventi titolo all'effettuazione dell'operazione (vedovo/vedova; tutti i figli se manca il coniuge superstite);
b) assenza di disposizioni contrarie del de cuius o del fondatore del sepolcro.
Va accertato che la salma possa essere estumulata o se ci sono sul contratto di concessione obblighi a mantenerla nel sepolcro fino alla scadenza della concessione;
c) titolo al trasferimento della salma o delle ossa (se possibile la riduzione in resti) nel luogo di nuova sepoltura.
Poi, su istanza degli aventi titolo, il comune concede l'autorizzazione alla estumulazione, stabilendo giorno e ora dell'operazione.
All'operazione deve assistere:
- il custode (verifica la correttezza di tomba e salma proprio quella, per effettuare le operazioni materiali di apertura della tomba, estrazione del feretro, apertura dello stesso);
- un operatore dell'ASL (valuta le condizioni di legge del feretro, se da avviare a tumulazione in altro sepolcro, o se la salma è riducibile in resti ossei o se è inconsunta).
A seconda delle condizioni (ossa, salma inconsunta, cadavere da trasferire) si utilizzano sistemi di contenimento e trasporto adeguati, secondo le specifiche di legge.
È d'uso emanare un'ordinanza del sindaco che regoli esumazioni ed estumulazioni, in cui si specifichino i criteri da seguire, sentita l'ASL competente.
Si può delegare a personale del comune (responsabile del servizio di custodia) la funzione svolta dalla ASL, purché ciò risulti da una delega scritta.
Se invece l'ASL non delega il servizio, è tenuta a svolgerlo nei modi stabiliti nell'ordinanza citata.
Se si stabilisce data e orario e non si presenta l'ASL, il custode deve mantenere fermo lo stato di fatto e a fare rapporto per via gerarchica al sindaco.
Questi chiede le motivazioni dell'assenza all'ASL e, se non addotte o irrilevanti, procede ad applicare le sanzioni ex articolo 107 DPR 285/90.
Salvo che il fatto non dia adito ad applicazione di fattispecie penalmente rilevanti.
È prassi comune che vengano predeterminati giorni e orari della settimana in cui svolgere dette operazioni di estumulazione.
In presenza di funerale, questo è uno dei casi in cui generalmente sussiste delega dell'ASL al custode del cimitero, che è incaricato di pubblico servizio.
La norma di riferimento è data dal capo XVII del DPR 285/90, eventualmente integrata dal regolamento comunale e/o da ordinanza del Sindaco.
- del: 2001 su: Cimitero per: Italia Tag: CMestumulazione | Cadavere-tumulazione | Concessione di sepoltura | Impresa Funebre | cadavere | operazioni cimiteriali | ossario comune | quesiti | resti mortali in: ISF2001/4-h Norma: DPR 285/1990, capo 17 e 22