Le proteste in tempi di crisi marciano come funerali

Continuano a Madrid le proteste dei dipendenti pubblici contro la soppressione delle tredicesime, la riduzione dei giorni festivi e l’aumento dell’Iva approvati dal governo. Un migliaio di vigili del fuoco, secondo fonti di polizia, agenti vestiti a nero e impiegati del Comune di Madrid hanno effettuato, a partire dalle 10,30 del mattino, un blocco stradale nella centrale Gran Via della Capitale, con un corteo funebre aperto da una bara, che simbolizza la morte dei diritti dei lavoratori della funzione pubblica. Al grido di ‘A por ellos’!, (all’assalto), la marcia, informano fonti del Collettivo della Polizia municipale nella sua pagina web, prosegue in direzione di Calle Alcalá e della centrale Plaza de Cibels, dove è stata interrotta la circolazione. Agenti di polizia e vigili del fuoco vestiti a lutto sorvegliati da poliziotti in divisa in servizio. E’ la quarta manifestazione spontanea dei dipendenti pubblici da venerdì, quando il governo presieduto da Mariano Rajoy ha varato il duro pacchetto di misure per tagliare 65 miliardi del deficit pubblico in due anni. Nella serata di ieri migliaia di professori di scuola e universitari, medici, infermieri, pompieri, agenti in borghese e pensionati si sono riversati in prossimità del Congresso dei Deputati, in una marcia pacifica di protesta, poi proseguita verso la vicina Plaza Nettuno fino alla mezzanotte. La protesta si è conclusa con un fermo per resistenza a pubblico ufficiale.

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