Rapporto NFDA 2025: la cremazione negli Stati Uniti proiettata all’82,3% entro il 2045

Il Cremation & Burial Report 2025 pubblicato dalla National Funeral Directors Association (NFDA) evidenzia un cambiamento strutturale di lungo periodo nelle pratiche funerarie statunitensi.
La cremazione, che nel 2025 raggiunge un tasso del 63,4%, supera nettamente la sepoltura tradizionale, attestata al 31,6%, e secondo le proiezioni raggiungerà l’82,3% entro il 2045, riducendo la quota delle sepolture al 13%.

Dinamiche socio-culturali

La progressiva secolarizzazione della società statunitense rappresenta un driver primario:
tra il 2007 e il 2023 la quota di cittadini che si identificano come cristiani è scesa dal 78% al 60%, mentre i soggetti “che non si identificano con questa o quella religione” sono aumentati dal 16% al 28%.
Questa transizione riduce la centralità delle liturgie tradizionali e favorisce soluzioni più snelle, economicamente sostenibili e flessibili dal punto di vista rituale.

Innovazione digitale e sostenibilità

Il rapporto segnala un’adozione crescente di strumenti digitali:
oltre il 50% delle imprese funebri associate a NFDA offre servizi di diretta streaming delle cerimonie, mentre un ulteriore 14% intende introdurli a breve.
Inoltre, il 47% delle imprese propone servizi per funerali virtuali.
Sul versante gestionale, il 36,3% degli operatori consente di attivare le pratiche di cremazione interamente online, con un ulteriore 25% in fase di implementazione.
Da rilevare anche l’attenzione al fattore ambientale: il 61,4% dei consumatori dichiara interesse per soluzioni “green”, confermando una tendenza verso pratiche funerarie a minore impatto.

Indicatori economici e professionali

La crescita dei ricavi del settore funerario è stimata in un tasso annuo composto del 2,3%, fino a raggiungere 20,6 miliardi di dollari entro il 2029. Permane tuttavia una criticità occupazionale: nel decennio 2023–2033 l’espansione dell’occupazione si limiterà al 4%, con carenze strutturali di personale che rappresentano la principale sfida per gli operatori.

Evoluzione demografica e territoriale

Stabilizzatasi la fase pandemica, il numero di decessi segue l’andamento demografico legato all’invecchiamento della popolazione. Entro il 2045 si prevede un incremento del 26% dei decessi, pari a circa 3,91 milioni di eventi annui.
NFDA stima inoltre che, già dal 2035, la cremazione supererà il 50% delle scelte in tutti gli Stati federali, con solo tre Stati ancora caratterizzati da prevalenza della sepoltura.

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