[Fun.News 3266] Statistiche di cremazioni e sepolture

Come noto in Italia non sussistono rilevamenti dell’ISTAT sulle forme di sepoltura e sulla scelta della cremazione. Sopperisce a tale carenza SEFIT Utilitalia, che anche quest’anno ha avviato la periodica raccolta di dati sulle cremazioni effettuate nei crematori del nostro Paese.
SEFIT è fornitore ufficiale di tali dati a livello internazionale (a ICF : International Federation Cremation e EFFS: European Federation of Funeral Services) nonché nazionale a ISPRA Ambiente e varie Regioni.
La novità, rispetto agli anni precedenti è che oltre a raccogliere i dati sulla cremazione di cadaveri, resti mortali, ossa, per ogni singolo crematorio viene pure chiesta la destinazione delle urne cinerarie, distinte tra cremazione al decesso e cremazione postuma (resti mortali).
Potrà così essere valutata su un campione altamente rappresentativo di città la tendenza delle famiglie verso la sepoltura delle ceneri, la loro dispersione o l’affidamento familiare.
I destinatari del rilevamento sono tutti i crematori italiani in funzione nel 2017.

Con altra circolare, indirizzata questa volta ai Comuni di maggiori dimensioni (oltre i 60.000 abitanti o capoluogo di provincia), la SEFIT avvia nelle prossime settimane pure la rilevazione periodica sulle forme di sepoltura dei defunti, quindi anche la inumazione, la tumulazione e la cremazione nelle diverse forme.
La modulistica viene inviata direttamente ai destinatari, ma può essere reperita anche on-line o richiesta a segreteria@sefit.eu.
L’Associazione dei gestori di cimiteri e crematori fa rilevare quanto importante sia conoscere tali dati per l’Italia per fornire, non solo a Governo e Parlamento, ma anche agli studiosi della materia, informazioni essenziali per poter comprendere l’evoluzione del sistema cimiteriale e di cremazione italiano, nonché alle Regioni trend storici per favorire la corretta pianificazione della localizzazione degli impianti di cremazione.

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