Il 1° dicembre 2010 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale – supplemento ordinario n. 262 – l’ordinanza 3907, che disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dall’art.11 della legge 77 del 24 giugno 2009 relativamente ai fondi disponibili per l’annualità 2010.
Procedure, modulistica e strumenti informatici per la gestione degli interventi previsti da questa ordinanza saranno specificati in successivi decreti del Capo Dipartimento della Protezione civile.
L’ordinanza stabilisce che la quota stanziata per il 2010, pari a 42,5 milioni di euro sia ripartita tra le Regioni per:
a) studi di microzonazione sismica (4 milioni di euro);
b) interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche di interesse strategico per finalità di protezione civile. Sono esclusi dai contributi gli edifici scolastici, ad eccezione di quelli che ospitano funzioni strategiche e sono individuati nei piani di Emergenza di protezione civile;
c) interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati;
d) altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio sismico, con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione (4 milioni di euro). Le Regioni possono finanziare gli interventi di tipo b) fino al 40% delle disponibilità complessive.
I finanziamenti riguardano interventi di prevenzione del rischio sismico nei Comuni in cui l’accelerazione al suolo “ag” non sia inferiore a 0,125g. Il Dipartimento della Protezione civile ripartisce i contributi tra le Regioni sulla base dell’indice medio di rischio sismico secondo i criteri riportati nell’allegato 2. Le Regioni gestiscono i contributi per le indagini di microzonazione sismica. Le Regioni predispongono i programmi degli interventi, sentiti i Comuni interessati, che trasmettono una proposta di priorità degli edifici ritenuti meritevoli degli interventi entro 60 giorni dal 1° dicembre, data di pubblicazione dell’ordinanza in Gazzetta Ufficiale.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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