[fun.news.1236] Disavventure nel project financing cimiteriale di Civitavecchia

E’ di interesse la seguente notizia, che getta ombre sul sempre maggior ricorso al project financing in campo cimiteriale. Il leader del polo civico presso il Comune di Civitavecchia – Alvaro Balloni – ha presentato una interrogazione con risposta scritta al sindaco Saladini, nella quale ripercorre l’intera vicenda e chiede l’istitutzione di una commissione di indagine amministrativa. Balloni, dopo un attento lavoro di acquisizione di documenti e delibere, ha ricostruito tutta la vicenda, che risale al giugno 2000, «quando – si legge nell’interrogazione – la ditta Ruggeri presentò alla Giunta Tidei una proposta di project financing per la realizzazione di ben 3.200 loculi per il cimitero nuovo».
La proposta fu accolta, tanto che il Consiglio Comunale il 20 ottobre dello stesso anno inserì l’opera nel piano triennale, ed appena 10 giorni più tardi la Giunta provvide a predisporre l’affidamento in concessione, allegando però una “clausola capestro” che di fatto prevede che il Comune riacquisti dalla ditta tutti i loculi rimasti invenduti a maggio 2006, clausola che, scrive Balloni, «in violazione delle norme che regolano una siffatta operazione di finanziamento, pone a carico dell’ente locale un onere che questo non è tenuto assolutamente ad assumere».
Alla scadenza i loculi non concessi risultarono circa 3.000 «e ciò – aggiunge ancora il consigliere – avrebbe comportato per le casse comunali il pagamento di ben 6 milioni di euro». Successivamente intervenne un commissario straordinario in Comune che nella Determinazione n. 170 del 08/05/2006 ha evidenziato tali perplessità da indicare chiaramente la strada della nullità della delibera del 2000, fissando però il limite di 90 giorni per l’esame della procedura (attraverso l’avvio di un procedimento di autotutela). Successivamente la Procura della Repubblica aprì un fascicolo, iscrivendo due persone nel registro degli indagati.
Il Balloni chiede dunque che il sindaco dia risposte chiare sul perché il termine fissato dal commissario straordinario non sia stato rispettato, con il conseguente rischio di una ingiunzione di pagamento per 6 milioni di euro, e se sia vero che la ditta dopo un anno dal termine dei lavori sia ancora presente al Cimitero Nuovo e prosegua nell’attività di concessione dei loculi, fermo restando che questa eventualità sarebbe configurabile come proroga della convenzione.
«Si chiede inoltre – conclude l’interrogazione – se sia il caso di procedere all’istituzione di una commissione di indagine amministrativa avente il compito di verificare le circostanze dell’affidamento e stabilire se da questo siano derivati danni ai cittadini concessionari dei loculi, oltre che all’Ente locale».

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