Ma anche Albenga non sta da meno per le proteste sull'insediamento di un forno crematorio nel suo territorio

La querelle tra Rosy Guarnieri – sindaco di Albenga – e l’esponente del Pd albenganese Mariangelo Vio a proposito dell’insediamento di un forno crematorio, continua e ormai non passa giorno senza una dichiarazione di questa o quello. E così oggi ci ritroviamo le dichiarazioni di Marangelo Vito. Chi vuole può cercare nei post passati per farsi una idea completa del contendere.

“Leggo le illazioni del sindaco circa la proposta di realizzare un forno crematorio ad Albenga – dice Vio – E’evidente che gli insulti ed i tentativi di gettare fango sugli avversari politici denotano lo stato di confusione in cui da tempo versa la ‘signora’ Guarnieri. C’è una cosa ben chiara a tutti che non è certo lei la persona che può dare giudizi sulla moralità altrui. Ed è assolutamente evidente che come sindaco deve fare una cosa e farla subito. Se è a conoscenza di un minimo di verità inerente le sue illazioni deve denunciarlo con chiarezza e non nascondersi dietro generici pare e si dice”.
“D’altronde la ‘signora’ non è nuova a questi metodi – continua l’esponente Pd – Lo ha fatto nel passato, lo ha fatto nell’ultima campagna elettorale, lo fa oggi con tutti coloro, ormai troppi, che puntano l’indice sulle scelte disastrose per la città che ha fatto da quando è sindaco. Il suo delirio infarcito di bugie è un misero tentativo di chi assediato dalla contestazione dei cittadini non sa come tirarsi fuori. Impari a confrontarsi sui problemi: incontrando i cittadini che la contestano per il forno crematorio, convocando il Consiglio Comunale sull’ordine pubblico da cui continua a sfuggire”.
“Nella Festa del PD non ci sono state urla, insulti o accuse di sorta che la ‘signora’ si è inventata di sana pianta – sostiene Vio – Gli amici che hanno partecipato lo hanno fatto con la voglia ed il piacere di trovarsi assieme e conversare di politica come possono ben raccontarle quei consiglieri comunali del Pdl di Albenga che ci hanno fatto visita nei tre giorni della festa. Certo si è parlato di politica e di proposte e progetti per una buona pubblica amministrazione”.
“Certo all’interno dell’area della festa hanno trovato ospitalità i rappresentanti del ‘Comitato contro il forno’ come in modo dispregiativo li chiama lei e che contro questa sua nefasta proposta hanno già raccolto più di mille firme. Abbiamo dato loro la possibilità di incontrare i cittadini, spiegare le loro ragioni, confrontarsi. Cosa che dovrebbe imparare a fare il sindaco anzichè rifugiarsi nel fin troppo abusato metodo dell’insulto e dell’illazione” conclude Vio.

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