Commissione di inchesta comunale per i fatti di Massa

I capigruppo in consiglio comunale di Massa hanno firmato un documento che dà il via libero alla costituzione di un commissione d’inchiesta. Dopo le comunicazioni del sindaco sulla vicenda delle false cremazioni al cimitero di Mirteto e il dibattito è stato votato all’unanimità il documento che ribadisce “la piena e incondizionata vicinanza alle famiglie coinvolte in questa orribile vicenda”. Il consiglio comunale “impegna il presidente del consiglio comunale e la conferenza dei capigruppo a convocare entro dieci giorni una seduta con all’ordine del giorno la costituzione di una commissione consiliare di indagine” che dovrà “verificare l’operato complessivo degli uffici ed il grado di efficienza del personale, acquisendo tutti gli atti e documenti ritenuti necessari all’espletamento delle indagini, con possibilità di convocazione degli amministratori, dei dipendenti e dei dirigenti di competenza, allo scopo di assumere ogni informazione ritenuta utile ad accertare la regolarità e la legittimità delle attività svolte, individuando tutte le problematiche che hanno causato tale grave situazione”. C’è l’impegno “ad illustrare al consiglio comunale entro 60 giorni le risultanze della commissione, proponendo e adottando tutti quei provvedimenti o risoluzioni ritenute più opportune per arrivare al superamento di tutte le problematiche emerse nel corso delle indagini”. Cesare Lorieri, capogruppo della Sinistra Arcobaleno in consiglio comunale, spiega: “La commissione, che sarà composta da nove membri, uno per gruppo consiliare, e presieduta dal presidente del consiglio Marco Andreani, farà chiarezza. Noi esprimiano solidarietà alle famiglie dei defunti cremati, sottolineiamo l’opportunità che servizi come quelli cimiteriali tornino al Comune e la necessità di controlli, magari incrociati, in un settore così delicato”. “Solidarietà alle famiglie e plauso alla magistratura per il lavoro svolto” da parte di Uilian Berti, capogruppo del Pd. E’ stata sua la proposta, passata e apprezzata in consiglio, di dare la possibilità a tutti i consiglieri di intervenire sulle comunicazioni del sindaco. Una proposta sostenuta da Corrado Amorese, capogruppo di An verso il Pdl, che punta il dito sulle “responsabilità degli amministratori precedenti che non hanno verificato le procedure di controllo. Ma il discorso non si ferma all’amministrazione, a Massa Servizi e ad Euroservizi (la ditta che gestiva il forno crematorio e che è al centro dello scandalo, ndr). Abbiamo presentato, infatti, un ordine del giorno col quale si chiede una commissione di controllo sui contratti relativi a servizi esternalizzati per evitare che vi siano aree di cosiddetta extraterritorialità amministrativa dove nessuno va a controllare quel che succede”.

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