Che fine hanno fatto le spoglie mortali di alcuni scrittori?

ImageRiportiamo il seguente articolo apparso in data 1 agosto 2011 sul blog www.booksblog.it a firma di Roberto Russo

Che fine hanno fatto i cadaveri di alcuni scrittori?
pubblicato: lunedì 01 agosto 2011 da Roberto Russo

Particolare della tomba di Dante Alighieri a RavennaNei giorni scorsi la stampa ha dato molto risalto al fatto che la tomba di Giovanni Verga (1840-1922) nel cimitero monumentale di Catania versi in uno stato di abbandono e degrado. Molte volte le tombe degli scrittori (ma dei personaggi famosi in genere: cantanti, papi, vip e via dicendo) sono mete di pellegrinaggio, inteso in senso non strettamente religioso: quasi come se stare vicino allo scrittore, seppur morto, potesse instaurare una sorta di rapporto fisico che superi quello letterario della pagina scritta.

In proposito lo scrittore spagnolo Benjamín Prado afferma di avere una sorta di feticismo per le tombe degli autori:

Sono sempre stato molto attratto dalle tombe degli scrittori. A Praga mi sono recato al cimitero ebraico per vedere quella di Kafka: ricordo che pavimento era completamente coperto di edera e camminare tra le foglie alte fino alle caviglie produce una sensazione di irrealtà. Ricordo anche l’emozione che mi ha prodotto trovare la tomba di Cernuda in un cimitero di Città del Messico. Non c’era modo di trovarla e, dopo aver guardato in un registro e su una cartina, bisogna affidarsi alla fortuna. Camminando ho trovato anche altre tombe, per esempio, quella di Emilio Prados. Ogni tanto visito la tomba di Andersen a Copenaghen: bella, semplice e le persone lasciano delle monete come omaggio.

Ecco delle curiosità tanatologiche su alcuni scrittori e scrittrici:

Dante Alighieri (1265-1321): le vicende del suo corpo sono emblematiche. Dopo la morte non solo il sarcofago con corpo fu spostato molte volte, ma le ossa stesse dell’Alighieri furono tolte dalla tomba e nascosta per paura che venissero portate a Firenze; attualmente si trovano nella tomba di Ravenna, anche se a Firenze c’è sempre il posto per accoglierle…
Montaigne (1533-1592): il suo corpo fu smembrato; si ritiene che il corpo riposi a Bourdeaux e il suo cuore nella chiesa di Saint Michel nel Périgord.
Voltaire (1694-1778): quando morì gli furono tolti alcuni denti.
Ugo Foscolo (1778-1827) è sepolto a Santa Croce in Firenze (basilica che è un vero e proprio scrigno di “itale glorie”)
John Keats (1795-1821) è sepolto nel cimitero acattolico di Roma; l’epitaffio è un manifesto poetico: “Qui giace un uomo / il cui nome / fu scritto con l’acqua”.
Oscar Wilde (1854-1900): la sua tomba si trova nel cimitero Père-Lachaise di Parigi ed è sempre coperta da scritte.
Marcel Proust (1871-1922) si trova al cimitero Père-Lachaise di Parigi.
Rilke (1875-1926) riposa nel cimitero di a Montreaux in Svizzera, sotto il seguente epitaffio: “Rosa, contraddizione pura! / Piacere / d’essere il sonno di nessuno / sotto infinite / palpebre” (è da evidenziare che a Montreaux trascorse i suoi ultimi giorni anche Freddy Mercury, la cui statua ivi collocata è sempre piena di fiori e messaggi di affetto).
Herman Hesse (1877-1962) sta nel cimitero della chiesa di San Abbondio, in Svizzera.
Ezra Pound (1885-1972) riposa nel cimitero all’isola di San Michele a Venezia.
Fernando Pessoa (1888-1935) è sepolto nel chiostro del monastero di San Gerolamo a Lisbona; la sua tomba è una stele che riporta i nomi dei suoi eteronimi principali.
Georges Bernanos (1888-1948) è sepolto nel cimitero di famiglia di Pellevoisin, nella regione dell’Indre (Francia) ha fatto scrivere questo epitaffio: “Si prega l’angelo trombettiere di suonare forte: il defunto è duro di orecchie”.
Dorothy Parker (1893-1967) è stata cremata e le sue ceneri si trovano in un giardino di Baltimora. Lei stessa ha lasciato dettato il proprio epitaffio: “Scusatemi se faccio polvere”.
Margerite Yourcenar già da viva si era preparata la tomba nel cimitero di Somesville: sulla lapide aveva fatto incidere il proprio nome, la data di nascita – 1902 – e le prime due cifre dell’anno della morte – 19. Raccontava che le sembrava ingiusto pensare di vivere fino al 2000 e che comunque poter visitare il luogo in cui sarebbe stata sepolta la tranquillizzava. La Yourcenar è morta il 19 gennaio 1987.
Albert Camus (1913-1960) è sepolto nel cimitero di Lourmarin, in Provenza.
Primo Levi (1919-1987) è sepolto nel cimitero monumentale di Torino e ha un epitaffio con il suo numero identificativo di Auschwitz: “174517”.
Leonardo Sciascia (1921-1989) è sepolto nel cimitero di Racalmuto (Ag), suo paese natale; sulla lapide bianca volle una sola frase: “Ce ne ricorderemo, di questo pianeta”. Questa frase proviene dallo scrittore francese Vilier de l’Isle-Adam, una delle ultime passioni di Sciascia.

Sarebbe utile che qualche lettore incrementasse la lista sopra riportata con qualche commento relativo a scrittori sepolti nella propria città

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