Attività disgiunta: un vantaggio anche per il cittadino?

Per l’allestimento di un funerale, il soggetto incaricante è familiare/i avente/i titolo, che agisce, di norma, con un contratto di mandato nei confronti dell’impresa funebre, contratto che stabilisce le obbligazioni di “fare” a fronte di un determinato corrispettivo. Può essere un mandato:

  1. Omnicomprensivo: cioè per il disbrigo delle pratiche amministrative occorrenti o parte di esse e l’acquisizione delle autorizzazioni necessarie, le operazioni occorrenti od opportune sul cadavere, come vestizione e tanatocosmesi, la fornitura della bara, l’incassamento, il trasporto funebre a crematorio/sepoltura, la consegna al destinatario dell’oggetto del trasporto medesimo.
  2. Parziale: ad es. saranno i famigliari stessi a recarsi al crematorio per prendere in consegna l’urna cineraria, (i familiari, infatti, direttamente si relazionano con la pubblica amministrazione per il rilascio della relativa documentazione), e così per altri segmenti di prestazioni/forniture.
    In questo frangente il rapporto diretto è tra familiare e soggetto incaricato del trasporto della sola urna cineraria, in caso, sempre ad esempio, di autorizzazione al trasporto della sola urna, disgiunto, quindi, dal decreto di trasporto feretro.

Nella situazione più semplice e congeniale per l’impresario, il familiare affida ad una impresa funebre il compito di provvedere, IN TOTO, all’intero complesso di beni e servizi utili al funerale e alla cerimonia di commiato, fino al luogo di consegna del feretro ed eventualmente dell’urna.
È la situazione senza dubbio migliore, sotto il profilo dell’efficienza ed economicità, difficilmente infatti, un dolente comune cittadino sa (e, nel momento del lutto, ha voglia di interessarsi in prima persona!)  destreggiarsi nei meandri e nel plessi della macchina organizzativa comunale di polizia mortuaria.

L’impresa funebre può svolgere tali compiti direttamente con propri mezzi e personale o può avvalersi di terzi, nelle forme consentite dalla legge.
La più comune forma di ricorso a terzi per svolgere parte del servizio funebre è avvalersi di un centro di servizi (per trasporto funebre del feretro, allestimento e consegna del feretro al luogo di incassamento, tanatocosmesi, cerimonialità, ecc.).
Recentemente si sta osservando anche una ulteriore tipologia di servizi offerti a terzi, come ad es. il ritorno dell’urna cineraria dal luogo di cremazione a quello di destinazione ultima (per conservazione nel cimitero, per affido dell’urna, per dispersione delle ceneri).
Il ritorno dell’urna può essere organizzato dall’impresa funebre (che incarica terzi di sua fiducia a provvedere) o essere un servizio aggiuntivo fornito dal gestore del crematorio all’impresa funebre ordinante.

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Carlo Ballotta

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2 thoughts on “Attività disgiunta: un vantaggio anche per il cittadino?

  1. Sarebbe interessante approfondire se una famiglia può incaricare soggetti diversi per svolgere parti del servizio funebre. Per esempio è possibile incaricare un’impresa del servizio funebre e un’altra impresa o centro servizi del solo trasporto funebre?

    1. x Martino
      tecnicamente per fare un funerale occorre una bara: questa può essere acquistata da una ditta che le vende. Se la vendita non è in occasione del funerale (cioé se la compra prima e … la mette in cantina per tempi peggiori) si paga l’IVA al 22%.
      sempre tecnicamente occorre chi effettua il trasporto funebre, che può essere diverso dall’incaricato di svolgere le pratiche (che svolge agenzia d’affari)
      Quindi si, è possibile rivolgersi a 3 distinti soggetti per diverse parti di uno stesso funerale.

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