L'esposizione delle spoglie di Padre Pio

Da oggi, a San Giovanni Rotondo, ci sara’ l’esposizione ai fedeli del corpo estumulato di Padre Pio da Pietrelcina. Ieri il corpo del santo è stato collocato nella cripta del santuario dedicato alla Madonna delle Grazie, dove le spoglie sono sempre state dal momento della sepoltura del santo, avvenuta 40 anni fa. Nei giorni passati dalla estumulazione (il 2 marzo scorso) il corpo e’ stato sottoposto a particolari trattamenti che ne consentano l’esposizione. Il volto di Padre Pio si ritiene debba essere coperto da una maschera di cera giunta nei giorni scorsi dal museo londinese Madame Tussauds.

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One thought on “L'esposizione delle spoglie di Padre Pio

  1. On line spopolano già le prime indiscrezioni sulla composizione della spoglia mortale di San Pio da Pietralcina entro la teca di cristallo in cui sarà esposta alla venerazione dei fedeli.

    Il reliquiario è opera del maestro Goudji, georgiano, naturalizzato francese: pesa 600 chili, ha un’altezza di 2,10 metri, e una lunghezza di 2,50.

    Il viso di San Pio è stato ricoperto con una maschera di silicone, per ovviare al cattivo stato di conservazione dei tessuti facciali e del cranio, mentre l’abito che indossa è stato confezionato dalle suore clarisse di clausura del Monastero della Risurrezione di San Giovanni Rotondo. I mezzi guanti e le calze sono quelli che Padre Pio aveva nell’armadio a muro nella cella in cui è morto, tra gli indumenti non ancora utilizzati. La stola è di una foggia precedente il Concilio Ecumenico Vaticano II ed è strutturata come una «broccatura» su pura seta di colore bianco ghiaccio. La stoffa (cinque metri) è stata tessuta negli anni Sessanta, fu acquistata nel 1987 e conservata in vista di eventi eccezionali. Il ricamo evidenzia i particolari dei melograni (simbolo della fecondità ministeriale nella Chiesa) e dell’uva (simbolo della gloria della vita eterna). La stola è arricchita da 312 pietre di cristallo di rocca fumee e sferule d’oro. La frangia, molto ricca, è interamente stata realizzata alternando elementi gemmati in canutiglia e fiocchi d’oro. Il lavoro compiuto per ideare e confezionare il paramento supera le 200 ore. La stola è stata realizzata da un’azienda di Treviso, che ha curato l’abbigliamento liturgico di Papa Giovanni Paolo II, di Papa Benedetto XVI e ha creato paramenti per importanti eventi, come il Giubileo del 2000.

    Probilmente, oggi, in conferenza stampa, saranno rese note le condizioni in cui il corpo del santo è stato trovato alla riapertura della tomba, dopo 40 anni, e le modalità utilizzate per la conservazione delle spoglie.

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