Livorno: nuova convenzione tra Socrem e Amministrazione comunale per il servizio di cremazione

Il consiglio comunale di Livorno ha approvato – senza voti contrari, con 16 favorevoli e 11 astenuti – la nuova convenzione per il servizio di cremazione, che disciplina i rapporti tra il Comune e la Socrem, una Aps, associazione di promozione sociale.
La vicenda molto complessa affonda le radici in tempi lontani, nell’Ottocento, quando il municipio donò alla società per la cremazione il terreno, dove poi la Socrem ha costruito i forni. Il servizio viene quindi fornito su un terreno privato, in un impianto privato e da un soggetto privato, situazione davvero unica in Italia.
Nel 2020 è stato anche richiesto dal Comune un parere all’Anac, visto che lo stesso non poteva procedere con alcuna procedura di affidamento, non avendo nulla di proprio da affidare. Anac ha quindi autorizzato l’Amministrazione a stipulare una convenzione diretta con Socrem, essendo questa l’unico soggetto in grado di fornire questo servizio in città.
La convenzione avrà durata cinque anni, per un valore di quasi 9 milioni e mezzo di euro, somma corrispondente al totale del fatturato generato per i 60 mesi di affidamento massimo ipotizzabile del servizio. La cifra non corrisponde agli utili, ma comprende tutti i costi di gestione, manutenzioni, personale.
Socrem dovrà versare un canone al Comune, quantificato in 55mila euro all’anno. Non sono previste modifiche né alle tariffe per i livornesi né alla tassa che spetta al Comune per le salme che arrivano da altri territori.

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