Il dilemma se sia corretto intervenire per tanatoestetica sul corpo di un defunto handicappato

Entrare, […almeno molto formalmente] da semplici e privati cittadini, nel sancta sanctorum della polizia mortuaria di un nosocomio, seppur con traballante qualifica di presunto… addetto ai lavori) non fu impresa facile; occorsero diverse autorizzazioni da parte dei famigliari dei defunti (una sorta di nulla osta al trattamento dei medesimi) e della stessa direzione ospedaliera, anche per tutelare la privacy di questo luogo ai più inaccessibile, per ovvie ragioni etiche, di logistica e sicurezza.
La finalità del corso, cui partecipai, incentrato su una metodologia meramente applicativa e “sul campo”, a diretto contatto con salme e cadaveri da manipolare ed abbigliare, fu quella di fornire ai partecipanti gli strumenti teorici ed operativi per saper riconoscere e gestire i processi del “post mortem” durante le fasi della vestizione e della veglia funebre, sino alla chiusura del cofano ed al suo confezionamento in relazione al trasporto ed alla destinazione del feretro.… ... Leggi il resto