Consiglio di Stato, Sez. I, 14 aprile 2020, par. n. 755

Consiglio di Stato, Sez. I, 14 aprile 2020, par. n. 755

Numero 00755/2020 e data 14/04/2020 Spedizione
REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Prima
Adunanza di Sezione del 4 marzo 2020
NUMERO AFFARE 01634/2019
OGGETTO: Ministero dell’interno. Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con istanza sospensiva, proposto da Sandro R., contro Comune di Sgurgola e nei confronti di Filiberto L., per l’annullamento del provvedimento 369/2018 del 7 dicembre 2018 di decadenza da concessione cimiteriale;
LA SEZIONE
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Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 aprile 2020, n. 2368

Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 aprile 2020, n. 2368

[ sostanzialmente conforme: Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 aprile 2020, n. 2370 ]
MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. VI, 10 aprile 2020, n. 2368
Il vincolo di inedificabilità nella zona di rispetto cimiteriale, in ragione del suo carattere assoluto, non consente in alcun modo l’allocazione sia di edifici, sia di opere incompatibili con il vincolo medesimo, in considerazione dei molteplici interessi pubblici che la fascia di rispetto intende tutelare, quali le esigenze di natura igienico sanitaria, la salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati alla inumazione e alla sepoltura, il mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale.
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TAR Lazio, Roma, Sez. I-quater, 1 aprile 2020, decreto n. 2346

TAR Lazio, Roma, Sez. I-quater, 1 aprile 2020, decreto n. 2346

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. I-quater, 1 aprile 2020, decreto n. 2346
Covid-19 – Dati forniti dalla Protezione civile – Dati incompleti – Non vanno sospesi.
Non può essere accolta l’istanza, presentata dal Codacons, di sospensione delle schede, pubblicate sul sito ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile “COVID-19 Italia – Monitoraggio della situazione”, nella parte in cui non riportano i dati relativi ai deceduti di Covid-19 a casa e in terapia intensiva in ospedale, nonché ai posti realmente disponibili in terapia intensiva e presso quali strutture sul territorio nazionale, e la possibilità concreta di trasferimento attraverso la cosiddetta la Cross – Centrale remota per le operazioni di soccorso, non avendo dette schede né la forma né soprattutto la sostanza del provvedimento amministrativo
Il decreto ha chiarito che le ordinanze di protezione civile, sindacabili dinanzi al giudice amministrativo, sono ben altro dai dati dalla stessa forniti; ed infatti non necessariamente ogni atto, quali appunto le dette schede, sol perché in qualche modo collegato alle ordinanze di protezione civile ne mutua la sostanza e il regime giuridico.
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Consiglio di Stato, Sez. III, 30 marzo 2020, decreto n. 1553

Consiglio di Stato, Sez. III, 30 marzo 2020, decreto n. 1553

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. III, 30 marzo 2020,decreto n. 1553
Covid-19 – Obbligo di non uscire dalla abitazione – Violazione – Da parte di un bracciante agricolo per coltivare i campi – Diffida e messa in quarantena – Non va sospesa. Deve essere respinta la richiesta di sospensione cautelare dell’ordine di quarantena obbligatoria con sorveglianza sanitaria e isolamento presso la propria residenza avanzata da un bracciante agricolo che si era allontanato dalla propria abitazione per andare a lavorare nei campi, essendo l’eventuale, provato pregiudizio economico risarcibile (1).
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Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163

Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163
Va considerato, per quanto riguarda alla natura dello ius sepulchri, che esso, da un canto,  ha consistenza di diritto, spettante al titolare di concessione cimiteriale, ad essere tumulato nel sepolcro, in quanto, originando da una concessione traslativa, crea nel soggetto privato concessionario un diritto soggettivo di natura reale, assimilabile al diritto di superficie, opponibile a terzi.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659

TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659

MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659
In funzione della destinazione familiare impressa alle sepolture gentilizie, giusta espressa previsione, contenuta rispettivamente negli atti concessori, nei regolamenti locali e nei regolamenti nazionali di Polizia Mortuaria, è assolutamente vietato al concessionario di una sepoltura gentilizia adibire sistematicamente le sepolture alla tumulazione di soggetti estranei alla famiglia come intesa dal regolamento cimiteriale, tranne casi eccezionalmente autorizzati dall’Ente concedente a termini di regolamento.
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Consiglio di Stato, Sez. V, 5 marzo 2020, n. 1606

Consiglio di Stato, Sez. V, 5 marzo 2020, n. 1606

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 5 marzo 2020, n. 1606
Il procedimento di cui all’art. 18 l. n. 689 del 1981 si riferisce alle sole sanzioni amministrative pecuniarie, per le quali la determinazione (mediante “ordinanza-ingiunzione”) della “somma dovuta per la violazione”, accompagnata dalla pedissequa “ingiunzione di pagamento”, avviene (comma 2) a valle della preventiva notifica della “contestazione” della accertata “violazione” (art.
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TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 2 marzo 2020, n. 291

TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 2 marzo 2020, n. 291

MASSIMA
TAR Puglia, Lecce, Sez. II, 2 marzo 2020, n. 291
Non è legittimo quale provvedimento di autotutela l’atto in cui risultino rispettate le condizioni di cui all’art. 21-nonies, L. 7 agosto 1990, n. 241, per l’annullamento degli atti amministrativi, quando, al di là del termine ragionevole di 18 mesi, non vi sia alcuna motivazione circa le ragioni di interesse pubblico che, prevalenti rispetto agli interessi privati del ricorrente, abbiano giustificato il provvedimento, per cui l’atto si risolve in un mero atto di ripristino della legalità presuntivamente violata e come tale illegittimo.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 28 febbraio 2020, n. 471

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 28 febbraio 2020, n. 471

MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 28 febbraio 2020, n. 471
L’accertamento della sussistenza dello ius sepulchri in quanto diritto di pura matrice civilistica, ed attiene alla competenza dell’A.G.O.

NORME CORRELATE
Pubblicato il 28/02/2020
N. 00471/2020 REG.PROV.COLL.
N. 00038/2016 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 38 del 2016, proposto da Saverio Francesco M.
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TAR Lazio, Roma, Sez. II, 20 febbraio 2020, n. 2248

TAR Lazio, Roma, Sez. II, 20 febbraio 2020, n. 2248

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II, 20 febbraio 2020, n. 2248
Non sussiste interesse ad agire quando la titolarità della concessione perpetua intestata alle parti in via ereditaria non trasmetta agli “eredi” alcun diritto sulla concessione in quanto tale, ma unicamente il diritto primario alla sepoltura. In particolare, allorquando nell’atto di concessione risulti essere inserita la seguente annotazione: “eventuali ulteriori tumulazioni potranno essere autorizzate solo attraverso la modifica delle norme di concessione, tramite revoca della concessione”.
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Corte di Cassazione, Sez. III pen., 12 febbraio 2020, n. 5507

Corte di Cassazione, Sez. III pen., 12 febbraio 2020, n. 5507

MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. III pen., 12 febbraio 2020, n. 5507
Un’interpretazione secondo cui la fascia di rispetto vada calcolata dal centro del cimitero, anziché dal bordo dello stesso, è smentita dalla logica ancor prima che dal dato normativo, perché esistono cimiteri che hanno dimensioni tali che la distanza limite fissata dall’art. 338 T.U.LL.SS. ricadrebbe all’interno dei cimiteri stessi. L’opposta interpretazione si attaglia sia all’attuale formulazione della disposizione sia a quella precedente alla modifica successivamente introdotta dall’art.
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TAR Campania, Napoli, Sez. III, 5 febbraio 2020, n. 562

TAR Campania, Napoli, Sez. III, 5 febbraio 2020, n. 562

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. III, 5 febbraio 2020, n. 562
In materia di fascia di rispetto cimiteriale, come chiarito da costante e condivisa giurisprudenza (Cons. Stato, sez. IV, 8 luglio 2019, e TAR Campania, Napoli, sez. VIII, 18 ottobre 2019, n. 4978) la fascia cimiteriale di inedificabilità si impone ex se, con efficacia diretta ed immediata, a prescindere da qualsiasi recepimento in strumenti urbanistici, che non sono idonei, proprio per la loro natura, ad incidere sull’esistenza o sui limiti di siffatti vincoli.
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TAR Toscana, Sez. I, 4 febbraio 2020, n. 166

TAR Toscana, Sez. I, 4 febbraio 2020, n. 166

MASSIMA
TAR Toscana, Sez. I, 4 febbraio 2020, n. 166
[ cfr., anche: TAR Toscana, Sez. I, 4 febbraio 2020, n. 167 ]
Nelle gare pubbliche la clausola sociale deve essere interpretata conformemente ai principi nazionali e comunitari in materia di libertà di iniziativa imprenditoriale e di concorrenza, risultando altrimenti la clausola in questione lesiva della concorrenza, dal momento che verrebbe a scoraggiare la partecipazione alla gara ed a limitare la platea dei partecipanti, nonché a ledere la libertà d’impresa, riconosciuta e garantita dall’art.
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TAR Veneto, Sez. II, 4 febbraio 2020, n. 128

TAR Veneto, Sez. II, 4 febbraio 2020, n. 128

MASSIMA
TAR Veneto, Sez. II, 4 febbraio 2020, n. 128
In presenza di una decisione pregiudiziale emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea, il giudice nazionale è tenuto a tenerne conto, stante il suo carattere vincolante. L’eventuale rifiuto, da parte di una giurisdizione nazionale, di adeguamento ad una sentenza della Corte, può implicare l’apertura di una procedura di infrazione e la presentazione da parte della Commissione del ricorso di inadempimento di cui all’art.
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TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 23 gennaio 2020, n. 181

TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 23 gennaio 2020, n. 181

MASSIMA
TAR Sicilia, Catania, Sez. II, 23 gennaio 2020, n. 181
Per giurisprudenza assolutamente consolidata, il vincolo cimiteriale determina a tutt’oggi un regime di inedificabilità ex lege e integra una limitazione legale della proprietà a carattere assoluto e non consente in alcun modo l’allocazione sia di edifici, sia di opere incompatibili con il vincolo medesimo, e ciò in considerazione dei molteplici interessi pubblici che la fascia di rispetto intende tutelare, quali le esigenze di natura igienico-sanitaria, la salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati alla sepoltura e il mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale (cfr.
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TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932
Il Regolamento comunale di polizia mortuaria costituisce la fonte attributiva del potere legittimante l’esercizio della facoltà del Comune di disporre dei loculi già dati in concessione e non ancora occupati, al fine di garantire le ordinarie sepolture per tutto il tempo necessario al reperimento dei loculi necessari. L’obbligo di sepoltura dei defunti, nel costituire oggetto di un servizio pubblico, risponde, invero, ad esigenze imprescindibili di tutela, oltre che di principi di civiltà, dell’igiene e di salvaguardia dei beni della salute e dell’ambiente, intesi nella loro accezione estesa ed omnicomprensiva di valori non individualmente separabili e in modo generale riferiti alla collettività.
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