Regione Valle d’Aosta

Un primo riferimento normativo importante è rappresentato dalla L.R. 23 dicembre 2004, n. 37, che disciplina la destinazione delle ceneri da cremazione. In linea con i principi stabiliti dalla Legge 30 marzo 2001, n. 130, la normativa regionale ha introdotto disposizioni specifiche volte a garantire il rispetto della volontà del defunto, prevedendo modalità di affidamento, dispersione e conservazione delle ceneri conformi ai valori di dignità e libertà religiosa.

La volontà di razionalizzare il sistema normativo regionale ha trovato espressione anche nella L.R. 20 gennaio 2005, n. 1, che ha operato una manutenzione normativa sistematica, semplificando e aggiornando le leggi esistenti in materia sanitaria e di polizia mortuaria.

In materia di autorizzazioni al trasporto internazionale di salme, la Valle d’Aosta si è dotata dell’Atto di Delega 18 maggio 2006, n. 16732, che ha conferito ai dirigenti competenti la facoltà di sottoscrivere passaporti mortuari ai sensi degli articoli 27-29 del D.P.R. 10 settembre 1990, n. 285, in ottemperanza anche agli obblighi derivanti dalla Convenzione di Berlino del 1937 sul trasporto internazionale di cadaveri.

Particolare attenzione è stata data anche all’adeguamento dei regolamenti comunali di polizia mortuaria, come emerge dalla Nota della Presidenza della Regione 5 dicembre 2007, prot. n. 41932, che riporta osservazioni del Ministero della Salute sull’applicazione dell’articolo 345 del R.D. 27 luglio 1934, n. 1265 (TULLSS), invitando i Comuni valdostani ad un’attenta revisione dei propri regolamenti per garantirne la conformità con i principi generali dell’ordinamento sanitario nazionale.

Sul fronte della sanità pubblica, fondamentale è la L.R. 17 giugno 2009, n. 19, che ha recepito il trasferimento delle funzioni in materia di salute umana e sanità veterinaria dal livello statale alla Regione, in attuazione delle norme di attuazione dello Statuto speciale della Valle d’Aosta. Questo ha comportato anche il pieno trasferimento delle competenze in materia necroscopica e di polizia mortuaria.

Più di recente, la L.R. 5 agosto 2014, n. 6 ha disciplinato l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali, con la soppressione delle Comunità montane. Anche il servizio di polizia mortuaria e le attività funerarie sono stati coinvolti in questa riorganizzazione, promuovendo una gestione associata da parte degli enti locali, in linea con i principi di efficienza e razionalizzazione amministrativa.

Infine, non può essere dimenticato il Decreto Regionale 30 dicembre 2002, n. 766, che aveva introdotto disposizioni urgenti in materia di polizia mortuaria per far fronte a situazioni emergenziali e dare prime indicazioni attuative ai Comuni su aspetti autorizzativi e sanitari legati alla gestione dei decessi.

Il quadro valdostano si presenta quindi come un sistema giuridico caratterizzato da un forte radicamento nei principi nazionali di polizia mortuaria, ma adattato alle peculiarità di autonomia amministrativa garantite dallo Statuto speciale, con un’attenzione particolare alla gestione associata dei servizi e alla semplificazione delle procedure, a beneficio sia degli enti gestori sia degli utenti finali.

Elenco cronologico dei provvedimenti presenti in banca dati

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