Domanda
Al fine di recuperare spazio per sé o per altri suoi familiari, un concessionario in un cimitero della Lombardia vorrebbe ridurre a resti i defunti genitori, ritumulandoli poi dentro la stessa tomba.
Nel caso ciò fosse possibile, una tomba in concessione perpetua può essere considerata alla stregua di una tomba di famiglia?
E a livello economico come è possibile regolare la situazione?
Risposta
La grande novità in materia di concessioni cimiteriali della normativa regionale lombarda sta proprio nel concetto di sepoltura a rotazione e non ad accumulo.Cioè come sfruttare al meglio il patrimonio cimiteriale già costruito.
In questa logica è da incentivare la riduzione in resti e nuovo uso del manufatto.
Dal punto di vista economico, basta introdurre diritti di estumulazione e tumulazione tali da rendere utile al cittadino l’operazione.
E al tempo stesso garantire un afflusso di risorse all’ente locale.
Essendo concessioni perpetue, se non venissero usate, occorrerebbe costruire nuovi loculi.
Al tempo stesso il cittadino pagherebbe un importo maggiore di quello derivante dalla riduzione in resti e uso con nuovo feretro.
- del: 2005 su: Concessioni cimiteriali e diritti di sepolcro per: Lombardia Tag: Concessione di sepoltura | Quesiti | subentro in: ISF2005/4-a Norma: