A Cuba si sta verificando una crisi senza precedenti nel settore funerario.
Secondo CiberCuba, i servizi funebri del Paese sono ormai al collasso: mancano bare, i carri funebri sono fermi per guasti o mancanza di carburante e i defunti restano nelle abitazioni per ore, in attesa di un trasferimento.
In una delle immagini simbolo di questa emergenza, un carro funebre rotto è stato trascinato con corde da un altro veicolo, tra l’incredulità dei presenti.
In molte province, come Ciego de Ávila, solo pochi mezzi ufficiali sono funzionanti (8 su 19), e le camere ardenti versano in condizioni precarie, spesso prive di ventilazione e illuminazione adeguate.
Le famiglie, esasperate, hanno iniziato a protestare apertamente, reclamando il diritto a un funerale dignitoso.
Alcuni cittadini hanno persino provveduto da soli al trasporto o alla sistemazione dei propri cari, in mancanza di assistenza pubblica.
Il governo cubano ha annunciato misure tampone, come l’introduzione di carri funebri elettrici e la produzione locale di nuove unità con l’industria militare.
Le radici del problema restano strutturali: carenze di manutenzione, risorse insufficienti e inefficienze amministrative che trasformano il momento del lutto in un dramma collettivo.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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