Domanda
Un Comune, in Emilia-Romagna, chiede lumi, a seguito di esumazione o estumulazione, su un cadavere (in feretro contenente zinco) da avviare a cremazione.
È obbligatoria, anziché procedere al rifascio, la sostituzione del vecchio feretro con uno privo di zinco? E in quali condizione deve avvenire il trasporto?
Risposta
La risposta è affermativa se il trasporto viene effettuato entro i 100 km.Se la distanza da percorrere è superiore, meglio utilizzare un involucro sostitutivo della cassa di zinco (anziché mettere lo zinco e poi toglierlo o tagliarlo).
Il trasporto dei resti mortali verso il crematorio deve avvenire nei modi stabiliti in Determinazione Regione Emilia Romagna n. 13871/04, par. “Trasporto di resti mortali”.
Quando non si è in presenza di parti molli, basta una cassa di cartone, legno o altro materiale biodegradabile e facilmente combustibile.
Non importa di quale spessore, purché sia in grado di sostenere il peso e nascondere i resti dalla vista esterna.
È invalso l’uso della cassa di cartone, con al fondo un lenzuolino di plastica biodegradabile e apposite sostanze assorbenti (per eventuali percolazioni).
In presenza di parti molli, si inserisce il contenitore dentro un altro (ad es. un cassone di avvolgimento di zinco o di vetroresina o di altro metallo).
Giunti a destinazione si recupera il cassone e si consegna la cassa interna al crematorio.
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